LETTERA AL MINISTRO DEI ''BEFFATI'' AL CONCORSO DIRIGENTI IN SICILIA
Data: Domenica, 30 settembre 2007 ore 12:58:44 CEST
Argomento: Opinioni


Il Silenzio degli Innocenti!
 
 
 
A un anno dall’espletamento del corso-concorso per Dirigenti Scolastici svoltosi in Sicilia (disseminato di ricorsi amministrativi e penali a tutti i livelli e di proteste ragionate e diffuse) riteniamo doveroso esprimere alcune perplessità e incongruenze che hanno segnato lo svolgimento delle operazioni.
Sappiamo come sono andate le cose, l’abbiamo visto anche in TV a “Mi manda Rai Tre” la figura barbina del nostro attuale Direttore Scolastico Regionale, che ha sorvolato sui tempi di correzione da  “slalom “ delle commissioni impegnate nella correzione degli scritti!
 Quanto previsto dal Bando, emanato dal precedente governo, non è stato rispettato: criteri di selezione dei partecipanti (sono stati ammessi con sospensiva docenti con titoli esigui e comunque non in graduatoria – i RISERVISTI!, poi sanati e prosciolti), percentuale del 10% in più di ammissione al corso di formazione rispetto ai posti previsti, nessuna idoneità prevista per coloro che non si fossero collocati in posizione utile rispetto ai posti messi a concorso (e questo faceva presagire a presto un nuovo concorso e quindi una nuova opportunità per quanti fossero stati tagliati fuori), adesso invece “todos caballeros!”, anche i VENTUNISTI sono già o saranno a breve Dirigenti Scolastici, esame finale –previsto dal bando- “eliminato” con un colpo di spugna; TUTTI CONDONATI!
Chi scrive rappresenta  un esiguo numero di concorrenti in regola con le norme previste dal bando (inseriti con cospicui titoli culturali e di servizio nella graduatoria iniziale degli ammessi), abbiamo superato le prove scritte, alcuni anche con buoni voti (bontà della commissione!), considerato che la maggior parte degli ammessi agli orali avevano totalizzato solo il minimo (21/30); ma, ahimè non avevamo fatto i conti con l’orale, ovvero con quella prova che è risultata essere decisiva per chiudere positivamente la nostra esperienza; è inutile rivangare le motivazioni che a nostro avviso sono alla base della nostra, spesso “risibile” peraltro, bocciatura (18, 19 e persino 20 su Trenta); tutto è stato deciso in stanze segrete sulla nostra pelle, chi doveva passare e chi no! Per “varare” 100  “raccomandati” di ferro (ammessi agli scritti con sospensiva perché non inseriti utilmente in graduatoria) se ne son dovuti bocciare nel settore secondario superiore altrettanti 100 in regola (alla faccia  della LEGALITA’, sbandierata ai quattro venti a tutti i livelli del nostro sistema scolastico). Ma allora, visto che il bando è stato stravolto in tante parti, visto che lo spirito con cui si era partiti per reclutare i nuovi dirigenti scolastici è stato snaturato da inquinamenti vari, considerato che le operazioni concorsuali hanno preso vie non previste, ci chiediamo, per quale motivo non “recuperare” pure noi innocenti (ma con le carte in regola): sicuramente il 18 che abbiamo avuto assegnato all’orale, se considerato in trentesimi è pur sempre una “sufficienza”, per non considerare poi che alcuni di noi avendo avuto voti ben più alti agli scritti sia rispetto ai ventunisti, sia rispetto a tanti altri colleghi che poi hanno fatto il “grande salto! “ solo all’orale, avrebbero una media su tre prove di tutto rispetto!
Sarebbe  come in un certo senso “sanare” anche un’ingiustizia dovuta a un sistema di sommatoria dei punteggi palesemente iniqua e anacronistica; qualsiasi sistema di valutazione si basa oggi su una considerazione ponderata dei punteggi, così facciamo anche agli esami di stato! Perché penalizzare quindi chi pur avendo titoli di servizio e culturali adeguati (ammissione regolare in graduatoria), prove scritte buone o ottime (24, 26, 27 su trenta) e soltanto un orale un tantino meno (Dio solo sa perché, ma Vaffà…direbbe Grillo), ma comunque sufficiente (18) se consideriamo un sistema di valutazione in trentesimi, come quello vigente all’Università?
Qui non si tratta solo di tornare a saper leggere, scrivere e far di conto, come lei recentemente signor Ministro ha ribadito, ma di far tornare sui banchi di scuola anche chi ha previsto un sistema di valutazione “bizantino” in questo concorso, che ha escluso dalla possibilità di diventare dirigenti candidati che avrebbero tanto quanto i ventunisti e, in parecchi casi, anche di più, nonché spedire alcune commissioni a frequentare corsi di aggiornamento sulla tanto sbandierata Legalità, MA CHI CI CREDE PIU’!, solo  “toffolo” forse!
Ma, purtroppo come disse il sommo poeta Dante Alighieri da Lei giustamente dissotterrato, e che tante “tresche” conosceva,  “vuolsi così, colà dove si puote quel che si vuole! – e più non dimandar!-
Speriamo che Lei Signor Ministro colga  in tutte le sue dimensioni la nostra profonda delusione, e … Certi di un Suo Positivo Riscontro, nei modi e nelle sedi che riterrà più opportune,
 egregiamente La Salutiamo
 
 
 gruppo di candidati “beffati” agli orali del Concorso per Dirigenti Scolastici svoltosi in Sicilia
 






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