PROF. PALPEGGIATA DAGLI ALUNNI, INDAGATA UNA COLLEGA
Data: Luned́, 24 settembre 2007 ore 14:40:03 CEST
Argomento: Comunicati


Lecce, le immagini di una docente palpeggiata dagli studenti finirono su Internet
Gli investigatori sono risaliti all'utenza telefonica di un'altra insegnante
Sexy prof, sospetti su una collega
"Ha messo lei il video in rete"


ROMA - Sarebbe stata una collega a mettere su YouTube il video sexy girato in classe in cui una professoressa di Matematica di Monteroni, in provincia di Lecce, è ripresa mentre viene palpeggiata da cinque studenti. Gli agenti della Polizia postale hanno scoperto che il filmato è partito dall'utenza telefonica della collega.

 La donna verrà interrogata a breve dal sostituto procuratore che coordina le indagini, Maria Cristina Rizzo. Suo compito sarà capire se è proprio lei la responsabile dell'immissione in rete del video costato l'incriminazione per atti sessuali con minori e corruzione di minori alla collega di Matematica, oppure se la sua utenza telefonica sia stata utilizzata da qualche familiare.

 Le riprese risalgono al 2004; il filmato fu registrato con un videofonino nella prima classe dell'istituto tecnico aeronautico del paese. Ragazzini di non più di 15 anni inscenano una strana danza alle spalle della prof, che sembra non fare caso più di tanto alle attenzioni riservate al suo fondoschiena e all'elastico del perizoma. I ragazzini lo sfiorano, gesticolano davanti al videofonino. Quelle immagini gli studenti le avevano girate l'anno prima, poi il passaparola ne aveva fatto un cult tra gli studenti di tutti gli istituti leccesi. Fino all'iniziativa di fornire la chicca a YouTube. E il caso è esploso.
 
 L'insegnante si è sempre difesa dicendo di essere stata vittima inconsapevole. Anzi fu proprio lei a denunciare l'accaduto al preside, che sospese gli alunni giudicati responsabili. "Quei ragazzi hanno simulato tutto", spiegò all'indomani dello scandalo la professoressa di Matematica. "Non appena ho capito quello che stava succedendo, li ho scacciati e sono corsa dal preside per chiedergli di convocare i genitori. C'era una gran confusione attorno alla cattedra; non mi ero accorta che qualcuno stava riprendendo la scena con il videofonino: se l'avessi visto l'avrei sbattuto contro il muro quel delinquente e avrei fatto in diecimila pezzi il telefonino".

 I carabinieri del nucleo operativo hanno raccolto le testimonianze del preside, dei colleghi e hanno sentito i ragazzi dell'aeronautico. Raccontano di un primo anno fatto di allusioni, jeans a vita bassa e magliette attillate. L'anno successivo, dalle simulazioni si sarebbe passati alle toccatine rubate a lezione e sempre, dicono gli accusatori, la prof non avrebbe contrastato il gioco.

 Ma la professoressa, che ora ha cambiato scuola e insegna in altri due istituti tra Lecce e la provincia, si è sempre detta innocente e per dimostrare che gli studenti erano davvero degli scalmati senza ritegno, ha esibito al giudice un secondo video dove uno studente si avvicina alle sue spalle mimando un rapporto sessuale mentre lei parla al cellulare in classe.

 Entrambi i filmati, da YouTube sono scomparsi ma l'indagine prosegue. "Ora insegno in altri istituti - ha detto l'insegnante - ma da quella esperienza ho imparato che attorno alla cattedra non voglio più nessuno. Agli studenti l'ho detto chiaro: State lontano mille miglia da me. Vi ascolto, ma non voglio più nessuno vicino a me".

(21 settembre 2007)






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