L’obiettivo del ministro Fioroni per l’anno
scolastico 2007-2008 è quello indicato nella
sua riforma sperimentale, cioè nelle nuove
Indicazioni, che interessano la scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo
grado. Si tratta di una riforma in cui l’obiettivo
è quello di rendere capace di integrare
saperi e competenze. Nel contempo,
c’è da dire che la nuova riforma presenta
solo poche innovazioni rispetto a quelle
precedenti emanate dall’ex Ministro Moratti
nel 2004. Secondo Fioroni, i docenti
dovranno mettere in primo piano l’insegnamento
curriculare fondato sull’apprendimento
della lingua italiana, matematica,
storia e geografia, riducendo i tanti progetti
che spesso non sono proficui ai fini dell’apprendimento.
La scuola, dice Fioroni,
deve preparare l’alunno "competente", che
sia capace di imparare, progettare, comunicare
affinché al termine degli studi possa
avere una solida cultura e nel contempo un
titolo di studio spendibile sul mercato del
lavoro europeo.
C’è da considerare però che le poche novità
sono condivise dalle famiglie che mostrano
di apprezzare la proposta di semplificazione,
e quindi la riduzione dei progetti
e il potenziamento delle competenze di
base. A proposito della mini riforma Fioroni,
il segretario provinciale della Uil scuola
di Catania prof. Sandro Zammataro rileva
che i vari Ministri danno nuove direttive,
ma i problemi vecchi rimangono.
Per
esempio, dice Zammataro, Fioroni vuole il
ripristino nella scuola primaria del tempo
pieno, ma senza finanziamenti aggiuntivi,
quindi, con gli stessi organici. Un provvedimento,
nota la Uil Scuola, «di tipo simbolico
ma che dà certezza della validità di
detto funzionamento orario». Insomma, le
organizzazioni sindacali sono favorevoli
alle novità, ma nel contempo esprimono riserva
di attuazione per l’esiguità delle risorse
finanziarie messe a disposizione.
Per
esempio, secondo la Uil i docenti che dovranno
attuare la riforma potranno essere
demotivati dal momento che il contratto
non è stato ancora rinnovato, con stipendi
molto bassi rispetto ai docenti che insegnano
in altri paesi europei, per non parlare
dell’edilizia che secondo la Uil «è sempre
più cadente, priva di interventi di manutenzione,
arredi vecchi ed assenza di nuovi
edifici scolastici».
Intanto, tutte le scuole
hanno avviato l’attività didattica, pur in
presenza di qualche situazione che non
ha consentito di completare tutte le assunzioni
che dovranno essere attuate dai dirigenti
scolastici non appena saranno pubblicate
le graduatorie definitive che si attendono
per la prossima settimana.
M. C. (da
www.lasicilia.it)