Nella sede della provincia cerimonia d’inaugurazione alla presenza dell’assessore regionale Leanza «Educare al rispetto delle regole» Priorità. Lotta
Data: Giovedì, 20 settembre 2007 ore 00:38:27 CEST
Argomento: Rassegna stampa


18.09.2007. In un’aula piena di dirigenti scolastici, docenti, studenti, nella sede della Provincia, è stato inaugurato l’anno scolastico 2007-2008, con una cerimonia durante la quale l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Lino Leanza ha illustrato la sua circolare. Dai discorsi del presidente della Provincia Raffaele Lombardo, dell’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Margherita Ferro, del direttore generale dell’assessorato regionale P.I. Patrizia Monterosso, del dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Raffaele Zanoli, del presidente del Consiglio scolastico provinciale Pippo Pagano è emerso che è giunto il momento per la nostra scuola di voltare pagina. Occorre un’istituzione che sia produttiva, che educhi i giovani a rispettare le regole. Anche se i segnali di cambiamento si sono già visti nel corso del passato anno scolastico. Basti pensare che oltre 650 alunni hanno superato l’esame di Stato con la massima votazione, di cui un centinaio con la lode.

Insomma, un incontro proficuo che fa ben sperare in un nuovo anno scolastico sempre più produttivo per la formazione dei giovani. Molto seguita la relazione di Leanza che ha illustrato i quattro punti fondamentali che intende portare avanti.

L’assessore ha parlato di «crepe delle istituzioni scolastiche» (metafora delle diversificate emergenze della scuola siciliana) e «di avere nelle mani le soluzioni più indicate per portare la scuola dell’Isola ai livelli europei, secondo un ben preciso orizzonte di priorità».

«L’avvio del presente anno scolastico - dice Leanza - è un momento preparatorio di una serie di impegni, ripensamenti normativi che sempre più devono connotarsi come dialogo con la scuola reale, con i suoi problemi con le prospettive di rilancio e di una nuova programmazione». A suo avviso, sono quattro le questioni da risolvere: «In primo luogo - prosegue Leanza - porteremo a compimento l’iter parlamentare per l’approvazione del disegno di legge sul diritto allo studio (dato che la Sicilia è l’unica Regione in Italia a esserne sprovvista), con quella priorità che lo caratterizza, cioè l’emergenza dell’edilizia scolastica; quindi, dedicheremo nuova attenzione alle tematiche che vanno sotto la denominazione di educazione civica, ripartendo dalla Costituzione italiana e dallo Statuto siciliano, un illustre sconosciuto per molti studenti dell’isola e definiremo, quindi, le linee guida da inserire nell’ambito del curricolo, in riferimento agli indirizzi di interesse regionale.

Combatteremo con ogni mezzo il fenomeno della dispersione scolastica e coinvolgeremo gli studenti siciliani sui temi delle pari opportunità e del dialogo interculturale che deve essere ormai una realtà soprattutto per una terra di confine come la Sicilia, affascinante crocevia culturale tra il Sud Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente. Sono state progettate linee di intervento che prediligono azioni di sistema, ponendo al centro dell’operatività progettuale lo studente e verrà rafforzata l’autonomia scolastica, anche dal punto di vista culturale. Inoltre, porteremo avanti il progetto "Polyphemus", lanciato lo scorso febbraio, per incentivare il turismo scolastico in Sicilia».

Secondo l’assessore alla P.I., per quanto attiene l’edilizia scolastica bisognerà risolvere con urgenza il problema della sicurezza degli edifici, una questione ormai annosa che va affrontata con «tenacia e risorse economiche certe e non virtuali ». A tal proposito, l’assessore ha reso noto che nel giugno scorso è scaduto il bando per l’appalto di interventi di edilizia scolastica per l’ammontare di 25 milioni di euro (5474 euro per l’anno 2007). «Focalizzare il problema - rileva - ha consentito la pianificazione di un programma di interventi triennali di oltre 75 milioni di euro. Inoltre, nell’ambito del nuovo dei fondi finanziari 2007-2013, l’assessorato ha avanzato per la prima volta proposte di interventi nel settore prioritario dell’edilizia scolastica. Per detta iniziativa Regione siciliana ed Enti locali saranno impegnati nel prossimo quinquennio in una programmazione addizionale per un importo pari a circa 50 milioni di euro». Naturalmente, per avere un quadro chiaro della situazione di tutti gli edifici scolastici Leanza vuole che sia funzionante l’anagrafe dell’edilizia scolastica, tassello indispensabile per sensibilizzare tutte le amministrazioni comunali a «quantificare il fabbisogno con trasparenza».

Altro problema importante è quello della dispersione scolastica. Leanza ha avviato un Osservatorio regionale permanente che appunto si occupa della dispersione e del Comitato regionale degli adulti, di cui fanno parte associazioni scolastiche, sociali, uffici scolastici provinciali e osservatori d’area, travalicando i tradizionali confini burocratici per comprendere a tutto campo le molteplici voci che testimoniano il fenomeno. E’ stata avviata una metodologia per garantire ai ragazzi "difficili" un’attenzione particolare da parte della scuola, «indispensabile per mettere a punto nell’ambito del programma operativo del Fondo europeo 2007-2013 nuove strategie che sono state pensate questa volta assieme a operatori della scuola, presidi, responsabili di centri territoriali permanenti, rappresentanti di istruzione per adulti responsabili, degli osservatori d’area e dei Ctrh».

Soprattutto per quanto concerne l’integrazione scolastica dei ragazzi con difficoltà, secondo Leanza, occorre che «vengano ripensate le logiche di distribuzione degli insegnanti di sostegno e definiti i bisogni di formazione e aggiornamento dei docenti cui è richiesto di mettere in atto una didattica della mediazione fra il senso dei diritti e quello dei doveri, fra l’esigenza di libertà e l’etica di responsabilità ». Per Leanza bisognerà evitare i "tagli" nel settore docenti di sostegno.

L’assessore, sempre rivolgendosi agli insegnanti, ha rilevato che il curricolo, articolato funzionalmente dalle autonomie scolastiche, dovrà essere strumento per educare civilmente lo studente: «I saperi devono divenire anche saperi di cittadinanza». Facendo leva sulla capacità della scuola di promuovere l’alfabetizzazione culturale, etica, sociale e civica è necessario andare contro le forme di illegalità diffusa e passivamente tollerate per una cittadinanza matura e responsabile. Tutto questo porterà gli studenti ad avere un ruolo produttivo nella società, acquisendo i principi del rispetto del patrimonio culturale, dei diritti umani, dell’intercultura, della sicurezza stradale, della legalità e dell’ambiente: «La scuola è il soggetto fondamentale per costruire un’identità positiva del territorio e sviluppare la formazione civica dei giovani come cittadini».

Per quanto riguarda il progetto «Poliphemus », dedicato ai viaggi di istruzione Leanza ha affermato che l’obiettivo è quello di realizzare «il fondamentale collegamento tra beni culturali, conoscenza e formazione di sviluppo e valorizzare le specificità regionali collegandoli alle conoscenze curricolari». La manifestazione ha rappresentato l’occasione per consegnare alle scolaresche tre bandiere simbolo della nostra appartenenza: la bandiera della Regione siciliana, il Tricolore e quella della Comunità Europea.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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