IL PRESIDE E’ MORTO”, MA E’ TUTTO UNO SCHERZO DEGLI ALUNNI
E’ successo non a caso il primo giorno di scuola. Ed è stato uno scherzo di pessimo gusto quello perpetrato ai danni del preside del Liceo classico M. Amari di Giarre, prof. Isidoro Nucifora. In sostanza stamattina la ridente cittadina di Giarre si è svegliata con i muri delle strade tappezzati da un annuncio funebre in tutto e per tutto uguale a quelli tradizionali, che annunciava la dipartita del dirigente scolastico, con tanto di foto e la seguente beffarda scritta :”Si è spento il D.S. Isidoro Nucifora. Insegnate di vita, Esempio per tanti. I familiari, i docenti, il personale ata e gli studenti ne danno l’atteso annuncio. Il funerale si svolgerà nell’aula magna del Liceo classico “M.Amari” dalle 8:20 alle 10:10 per il liceo, dalle 10:10 alle 11:05 per il ginnasio e dalle 11:15 alle 12:10 per il socio-psicopedagogico. Il corteo muoverà da via P.Ambrogio n.1 alle 3:30 SI DISPENSA DALLE VISITE.”
A parte il perfetto italiano e la consequenzialità logica dimostrata dai bravi alunni che scrivono “Insegnate” invece di “insegnante”, mettono la maiuscola dopo la virgola, affermano che il funerale si svolgerà in aula magna e il corteo parte dallo stesso liceo, la cosa più grave è stato il diffondersi in breve tempo di grande costernazione in tutto il paese alla notizia della morte improvvisa di un conosciuto e apprezzato protagonista della scuola catanese. Una signora, non avendo ancora compreso l’azione goliardica, col volto contrito davanti al manifesto ci ha detto: “Tutta Giarre è in agitazione, mi dispiace tantissimo, il preside Nucifora era una brava persona e un valido dirigente.”
Uno scherzo stupido che manifesta forse un dissenso che sarebbe stato meglio esternare in forme più educate e civili.
Non resta che dare un consiglio al preside Nucifora, cui esprimiamo la nostra solidarietà dinanzi a tanta stupidità: di prenderla con un pizzico di ironia.Che faccia dunque un altro manifesto, annunciando la sua attesa resurrezione. E, si sa, quando si risorge dalle proprie ceneri, si è molto ma molto temibili…
SILVANA LA PORTA
