Con i soliti problemi da risolvere, a
partire dell’edilizia e della sicurezza
degli istituti, comincia il nuovo anno
in tutte le scuole della Sicilia. In verità,
in molte scuole, su proposta dei collegi
dei docenti, i consigli di circolo o
di istituto hanno anticipato l’inizio
delle attività didattiche nel periodo
che va dal 10 settembre al 18. Comunque,
per molti degli 819.790 alunni è
ormai suonata la prima campanella;
quest’anno sono in notevole aumento
gli alunni stranieri, in particolare
iscritti nella scuola dell’infanzia, primaria
e secondaria di primo grado.
Nel settore della scuola di base vi è
una consistente diminuzione di iscrizioni
rispetto agli anni scolastici precedenti,
fenomeno che scaturisce dal
decremento delle nascite. In aumento
invece gli alunni
che frequentano la
Media superiore,
però a causa di fatiscenti
edifici scolastici,
anche quest’anno
vi sono
classi superaffollate,
senz’altro superiore
alla norma.
Agli 819.790 alunni
che frequentano
la scuola di Stato,
bisognerà aggiungere
oltre 50000
studenti iscritti
nelle scuole paritarie.
Una novità in
senso assoluto, forse
per la prima volta
nella storia della
scuola siciliana, come
conferma il direttore
dell’ufficio scolastico regionale
dott. Guido Di Stefano, la quasi totale
presenza di dirigenti scolastici di ruolo
in tutti gli istituti siciliani, per cui i
presidi incaricati sono ormai rimasti in
pochi. Ma l’allarme è sempre quello
dell’edilizia scolastica. L’assessore regionale
Lino Leanza ha già stanziato
ben 25 milioni di euro per mettere a
posto gli edifici scolastici ed eliminare
entro il triennio l’edilizia scolastica
impropria, cioè gli edifici privati adibiti
a scuola.
«Le classi - rileva Di Stefano
- sono ancora ospitate in locali
troppo stretti, per cui si rendono necessari
gli sdoppiamenti che finiscono
per ridurre le risorse stesse di molte
scuole». Il direttore generale si è soffermato
sulle recenti immissioni nei ruoli
del personale docente ed ata, però, a
suo dire, sono ancora insufficienti per
eliminare tutto il precariato che raggiunge
cifre consistenti, malgrado l’alto
numero di pensionamenti. Circa
50.000 lavoratori della scuola, tra personale
docente ed ata, hanno infatti
sottoscritto il contratto a tempo determinato,
cioè fino al termine delle attività
didattiche, con ripercussioni sulla
qualità del servizio scolastico. Per
avere garantito la funzionalità della
scuola siciliana sin dal primo settembre,
Di Stefano ha elogiato i dirigenti,
funzionari ed impiegati degli uffici
scolastici siciliani, che, rinviando le ferie
estive, hanno immesso nei ruoli
tantissimi docenti e individuato i supplenti.
Ovviamente, restano ancora da
nominare da parte dei dirigenti scolastici
altri supplenti su posti rimasti
vacanti. Un’altra novità riguarda la
sperimentazione del Ministro Fioroni
che vuole allineare la scuola di Stato ai
livelli europei. Si tratta di una sperimentazione
che ha suscitato delle riserve
in qualche sindacato. Per esempio,
lo Snals, che in Sicilia ha molti
iscritti tra il personale docente, esprime
perplessità per la mancata consultazione
del personale
scolastico prima
dell’avvio della
riforma e per l’esiguità
delle risorse
finanziarie messe a
disposizione. Malgrado
tutto, il sindacato
autonomo,
apprezzando gli interventi
di Fioroni,
fornirà il proprio
contributo alle innovazioni
avviate.
Le iniziative promosse
dall’assessore Leanza per rinnovare
la scuola siciliana
sono tante.
Per esempio, per
contribuire allo sviluppo
della cultura
della legalità,
l’assessorato alla Pubblica istruzione
ha assegnato 5164 euro per ogni istituzione
scolastica, facoltà universitarie
comprese; somma destinata all’acquisto
di materiale bibliografico e didattico
per l’organizzazione di incontri con
magistrati, giornalisti, rappresentanti
delle forze dell’ordine, vittime della
mafia, e con realtà associative che operano
nel territorio. Le istituzioni scolastiche
potranno costituirsi in rete mediante
accordi approvati dai consigli
di circolo o facoltà; partiranno anche
39 progetti di master universitari di
primo e di secondo livello; inoltre, con
decreto del direttore generale del dipartimento
regionale dottoressa Patrizia
Monterosso saranno istituiti i poli
formativi per l’istruzione e formazione
tecnica superiore, settore nuove tecnologie
produttive in settori specifici
di rilevanza locale. Un altro intervento
riguarda le iniziative in favore del diritto
allo studio e sulla libera scelta
educativa in Sicilia, che coinvolgeranno
le associazioni degli insegnanti, dei
rappresentanti delle famiglie e delle
organizzazioni sindacali.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)