PETRARCA E MASCAGNI. I due istituti accomunati dagli stessi problemi legati alla viabilità. Scuole aperte ma quasi inaccessibili
Data: Sabato, 15 settembre 2007 ore 01:32:09 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Finite le vacanze estive, ieri per tantissimi alunni è suonata la prima campanella che annuncia l’inizio del nuovo anno scolastico.

Purtroppo, nonostante il ritorno ai banchi di scuola, molti ragazzi hanno dovuto fare i conti con vecchi problemi che, a distanza di parecchi anni, continuano ad essere irrisolti. Due istituti su tutti sono finiti al centro delle proteste di genitori e residenti che, con l’apertura dell’anno didattico, vivranno quotidianamente situazioni di estremo disagio e grande pericolosità: la scuola Petrarca, in viale Benedetto Croce a Trappeto e l’Istituto comprensivo Mascagni, in via di Gregorio nel cuore di San Leone. Queste due strutture, che apparentemente non hanno nulla in comune, presentano grosse difficoltà di viabilità per chiunque voglia accompagnare i propri figli e, nonostante le continue segnalazioni, si è fatto ben poco per risolvere definitivamente il problema.

La "Petrarca" sorge all’interno di un’area, che nel breve volgere di alcuni anni, ha visto sorgere tantissimi centri abitati nei suoi dintorni ma sfortunatamente, con l’aumento della popolazione, non sono aumentati i servizi necessari alla normale vita quotidiana. Ne consegue che le arterie stradali della zona sono fatiscenti e strette.

Come se ciò non bastasse, l’ingresso dell’istituto si trova nella stessa strada che dà accesso ad un complesso densamente abitato: il risultato è che, ogni mattina, gli abitanti della struttura cooperativa si trovano prigionieri nelle loro case perché non riescono ad uscire visto che l’arteria stradale è preda delle centinaia di autovetture di genitori che accompagnano (e riprendono) i figli.

«Addirittura -sottolinea un residente Giuseppe Nicosia non possiamo aprire il cancello d’ingresso perché questi signori utilizzano la nostra proprietà come un parcheggio per le proprie macchine».

Più grave la questione che tocca la scuola Mascagni poiché, da quasi tre anni, è situata proprio nella via di accesso, peraltro senza sbocco, dell’istituto scolastico una grande trivella utilizzata dal cantiere interessato ai lavori dell’Asse attrezzato.

L’istituto comprensivo,che è uno dei più grandi della zona con una popolazione scolastica di circa 800 unità, può essere raggiunto solo dalla via di Gregorio che,attualmente,è talmente ristretta da non consentire il passaggio a mezzi più grandi di una normale utilitaria.

Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Drago, che ha promesso di far rimuovere il mezzo meccanico appena i lavori saranno ultimati, fra i genitori e gli abitanti della zona regna un diffuso scetticismo dovuto al fatto che il cantiere resterà aperto per almeno un altro mese (ma si parla insistentemente di tempi molto più lunghi).

Già in passato, molto alunni si sono fatti del male(l’ultima vittima è stata una alunna di 10 anni che, giocando con la trivella, è caduta e si è rotta il malleolo) poiché, al momento dell’entrata e dell’uscita da scuola, utilizzavano il mezzo pesante come attrezzo ludico, arrampicandosi sulla macchina o giocando con i ferri (arrugginiti) che la circondano.

«Questo problema era già stato abbondantemente previsto ma nessun addetto ai lavori ha mosso un dito -sottolineano il consigliere comunale Salvo di Salvo ed il consigliere della VIII Circoscrizione Orazio Tasco- qui ogni giorno si svilupperanno immensi ingorghi dovuti alla trivella che occupa più della metà della carreggiata».

E’ facile ,quindi, immaginare che ogni mattina,se nessuno interviene, migliaia di genitori, alunni e residenti vivranno il caos più totale.

DAMIANO SCALA (da www.lasicilia.it)







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