Tra vandali e droga primo giorno di scuola in 5 regioni. - La spesa dello Stato: Per i docenti costo minimo.
Data: Mercoledì, 12 settembre 2007 ore 00:44:31 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. 11.09.2007. Dopo tre lunghi mesi di vacanza quasi due milioni di studenti hanno varcato ieri i cancelli delle scuole. In cinque regioni (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e Molise) è, infatti, iniziato l’anno scolastico della rivoluzione targata Giuseppe Fioroni. Non sono però mancati i vecchi problemi che hanno caratterizzato lo scorso anno scolastico: bullismo e droga. A Torino un istituto è stato devastato e resterà chiuso per alcuni giorni, mentre sono già ripartiti i controlli antidroga all’esterno delle scuole piemontesi. Intanto ha già fatto parlare l’assessore regionale campano che per l’inaugurazione dell’anno accademico, prevista per il 17 prossimo, ha provocatoriamente invitato i due boss latitanti della provincia di Casal di Principe (Caserta).

VANDALI IN PIEMONTE. Non ha neanche suonato la campanella della scuola media di Rivoli (Torino) che già un grave atto di vandalismo fa discutere. L’istituto è stato allagato, cosparso dalla schiuma degli estintori e imbrattato con simboli nazisti.

L’ULTIMA MOSSA DEL MINISTRO. Dopo aver rivoluzionato il sistema scolastico, il ministro Giuseppe Fioroni, ha annunciato ieri un giro di vite contro forme di bullismo e razzismo in classe. Verranno introdotte misure più severe - da un minimo di 15 giorni di sospensione alla non ammissione a scrutini ed esami - per i casi di violazione della «dignità della persona».

APPELLO AI PROFESSORI. Fioroni si è inoltre rivolto direttamente al personale della scuola attraverso una lettera in cui parla di «anno cantiere» in cui ha «voluto riconsegnare la scuola al buon senso e alla saggezza degli insegnanti» attraverso cui passa «il futuro del nostro Paese».

GIULIANO BORMIOLI (da www.lasicilia.it)

 

 

La spesa dello Stato: Per i docenti costo minimo.

 

ROMA. Per un insegnante lo Stato spende all’anno meno che per qualunque altro lavoratore della pubblica amministrazione.

Il costo del lavoro pro capite per un dipendente della scuola è di 34.438 euro l’anno, ben inferiore al costo del lavoro medio per ogni dipendente pubblico (circa 41 mila euro), e più di quattro volte in meno rispetto al costo del lavoro pro capite più alto in assoluto, quello relativo alla magistratura, che supera i 155 mila euro l’anno. Quanto spende lo Stato per il proprio personale si ricava dividendo il costo del lavoro - cioè retribuzioni più contributi e altri oneri - di ciascun comparto per il numero dei dipendenti, sulla base dei dati del Conto annuale della Ragioneria generale dello stato per il 2005.

Ne risulta che, a fronte di un costo del lavoro per tutto il personale della pubblica amministrazione (3,5 milioni di dipendenti) di circa 148 miliardi di euro, la spesa dello Stato per ogni dipendente pubblico, compresi coloro che lavorano a tempo determinato, è di 41.216 euro l’anno. I dipendenti della scuola hanno il costo pro capite più basso in assoluto, pari a 34.438 euro all’anno, ma poiché il comparto è quello più numeroso in assoluto, 1,13 milioni di dipendenti, nel complesso è quello per cui lo Stato spende di più, circa 39 miliardi.

Seguono a pochissima distanza i dipendenti degli enti locali, per ognuno dei quali lo Stato spende 34.580 euro l’anno. Superano invece il costo del lavoro medio per dipendente pubblico tutti gli altri comparti.

(da www.lasicilia.it)







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