TEST UNIVERSITARI, FINO A 30000 EURO PER SUPERARLI
Data: Marted́, 11 settembre 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Test Universitari, fino a 30.000 euro per superarli.

  dall'ANSA del 10/9/2007

 

BARI - Fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere "assistiti" durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare, secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza, la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti.

 I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.

 Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.

 Sono sette le persone indagate nell'ambito delle indagini nelle università di Bari, Ancona e Chieti. Nei loro confronti s'indaga per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato.

MUSSI, FORSE NUOVO CASO BUSTE MANIPOLATE - C'é un nuovo possibile caso di buste di test manipolate in un'altra università italiana. A denunciarlo è stato oggi lo stesso ministro dell' Università e della Ricerca, Fabio Mussi: "Ci sarebbero buste aperte prima di un concorso in un'altra università e a segnalare che qualcosa non andava è stato, in questo caso, il rettore medesimo, cosa di cui lo ringrazio" ha detto il ministro, il quale non ha però indicato di quale università si tratti.

 Mussi è tornato sulla questione della fuga di notizie relativa ai test di ammissione ai corsi di laurea in medicina a margine dell' inaugurazione del polo sudafricano del Centro internazionale di genetica e biotecnologia. Riferendosi al caso citato "é evidente - ha detto il ministro - che se si accerta il fatto che in un università i quiz erano a qualcuno noti il giorno prima, perché qualcuno li aveva trafugati, lì il concorso sicuramente salta". Pare, in sostanza, secondo quanto segnalato al ministro, che le buste dei quiz siano state trafugate e aperte, per poi essere rimesse al proprio posto: "Devo avere la certezza - ha detto Mussi - ma se la certezza di questo fatto ci sarà allora il concorso salta". Ad ogni modo, ha proseguito Mussi, "i miei uffici stanno facendo una relazione completa su tutta la vicenda e al mio rientro si prenderanno le decisioni. Bisogna considerare partitamente i problemi, quali sono cioé i problemi di sistema, di errori e gli eventuali problemi di abuso, che sono cose diverse". Quanto al caso dell'università di Messina, dove si concentrerebbero i migliori risultati nei test per l'ammissione ai corsi di medicina, "quando ci sono delle anomalie statistiche - ha concluso il ministro - bisogno capirne il perché, poi naturalmente c'é anche il caso, ma bisogna interrogarsi".

A CATANZARO S'INDAGA SU SOTTRAZIONE MODELLI - Ci sarebbe stata una sottrazione di modelli dai plichi inviati all'Università Magna Grecia di Catanzaro per lo svolgimento dei test di ammissione ai corsi a numero chiuso gestiti dalla facoltà di Medicina. Sulla presunta sottrazione sta indagando il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Salvatore Curcio, che sta esaminando gli atti per accertare dove ed a che scopo siano stati sottratti alcuni dei test che sono stati inviati all'ateneo del capoluogo calabrese.

 L'ipotesi che viene fatta, che attende comunque riscontro dall'esito delle indagini, è che i documenti siano stati sottratti per fare conoscere a qualcuno in anticipo le domande contenute nei test di ammissione. Proprio nell'Università di Catanzaro, tra l'altro, secondo quanto è emerso dalle indagini, ci sarebbero stati quattro casi di massimo dei voti nell'effettuazione dei test di ammissione rispetto ai sette registrati in tutta Italia. Una percentuale che si ritiene eccessiva e che proprio per questo fa ipotizzare presunte irregolarità. L'inchiesta della Procura di Catanzaro è stata avviata sulla base di un esposto presentato dal rettore dell'Universita, Francesco Saverio Costanzo, e dal preside della facoltà di Medicina, Giovanbattista De Sarro, secondo i quali sono stati trovati aperti i plichi contenenti i test di ammissione.

 Dagli accertamenti effettuati, inoltre, è emerso che il numero di modelli per il test di ammissione contenuti nei plichi sarebbe inferiore a quello che avrebbe dovuto essere inviato e che era dichiarato nel verbale di consegna. Nei prossimi giorni il sostituto procuratore Curcio potrebbe chiamare a deporre, nell'ambito dell'inchiesta, alcune persone informate dei fatti.

Nello stilare le graduatorie, la commissione non ha notato i quesiti sbagliati
 Intanto si moltiplicano le polemiche su altre domande della prova di Medicina

Test universitari, ormai è caos.
 Due errori anche a Odontoiatria.

Il ministero: "Stiamo verificando le segnalazioni. Il ministro deciderà tra pochi giorni"
 Possibile la ripetizione parziale o totale degli esami

Andrea Bettini, la Repubblica 10/9/2007

 

ROMA - Più passa il tempo, più emergono delle falle nei test di ammissione all'università ai quali la scorsa settimana si sono sottoposte decine di migliaia di studenti. Mentre le segnalazioni di irregolarità si moltiplicano, sono due i casi sui quali gli esperti interpellati da Repubblica.it non hanno dubbi: i quesiti 41 e 52 delle prove di Odontoiatria erano errati. In questo caso, le conseguenze sono state maggiori rispetto ai due errori scoperti nei test di Medicina: la commissione non si è accorta del problema e, poiché le domande non sono state annullate, le graduatorie degli ammessi sono state stilate considerando come valide anche quelle sbagliate.

 Nel caso di Medicina, gli errori erano nella sezione di Fisica e Matematica. Ad Odontoiatria, gli scivoloni si sono invece verificati in quella di Biologia. La domanda 41 chiedeva di trovare l'affermazione errata tra le cinque presentate. Peccato che, oltre a quella indicata dalla commissione nelle correzioni, ce ne fosse una seconda: ad ogni tripletta di basi azotate corrisponde infatti un unico amminoacido e non "più amminoacidi" e non è questo il motivo per cui il codice genetico è detto ridondante, come riportato in un'altra risposta.

 La domanda 52 chiedeva invece di individuare l'anticodone di un amminoacido, il triptofano, ma le opzioni a disposizione erano tutte sbagliate. "La risposta considerata corretta dalla commissione, la sequenza ACC, indica l'anticodone della glicina", spiega Vincenzo Nigro, docente di Patologia generale alla Seconda Università degli studi di Napoli. "Quella giusta è CCA e non era presente".

 Nonostante le proteste e le segnalazioni degli studenti, questi problemi non sono stati notati dalla commissione che ha realizzato i test. Di conseguenza, nello stilare le graduatorie non se ne è tenuto conto. "Quando ho letto la domanda 41 - dice Luca Cecco, che ha sostenuto la prova di ammissione a Trieste - ho visto la risposta sulle triplette e l'ho selezionata senza nemmeno leggere le altre perché era chiaramente errata. Dopo la pubblicazione delle soluzioni ho sottoposto il test al mio professore di biologia delle superiori, che mi ha rilasciato una dichiarazione scritta in cui afferma che la domanda è sbagliata. Sono stato escluso, ma se riconoscessero che ho ragione avrei un punteggio più alto e buone possibilità di essere ripescato. Se sarà necessario, farò ricorso".

 Nel frattempo non si placano le polemiche sulla prova di Medicina. Oltre alla due domande annullate perché contenevano errori, molti lettori contestano le domande 7 e 9, sul millenarismo e sul neoguelfismo. In entrambe, dicono, ci sarebbe più di una risposta corretta.

 Diverse associazioni di studenti chiedono da giorni la ripetizione delle prove. Secondo fonti interne al ministero dell'Università e della ricerca, sono in corso dei controlli sulle numerose segnalazioni ricevute. Finché non saranno conclusi, saranno considerate come valide le risposte indicate dalla commissione che ha stilato le prove.

 Il ministro Fabio Mussi, che ha promesso l'annullamento dei risultati in caso di illeciti, dovrebbe prendere una decisione tra un paio di giorni, dopo aver sentito il parere dell'Avvocatura di Stato. L'ipotesi di una ripetizione completa dei test, dicono dal ministero, appare comunque di difficile realizzazione. E' invece più probabile che si decida di effettuare delle ripetizioni mirate dove si sono verificati gli inconvenienti più gravi.

Nel mirino della Guardia di Finanza gli atenei di Bari, Chieti e Ancona

Università, sette indagati per i test agevolati.

Gli studenti arrivavano a pagare fino a 40mila euro
 per avere la certezza di essere ammessi alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria

 Il Corriere della Sera del 10/9/2007

 

BARI - Sette persone sono indagate dalla Procura della Repubblica di Bari, nell'ambito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza sui test di ingresso alle Facoltà di Medicina e Odontoiatria delle Università di Bari, Chieti e Ancona. Secondo le indagini della guardia di Finanza alcuni studenti hanno pagato fino ad 8.000 euro per frequentare un corso di preparazione con la garanzia di essere «assistiti» durante il test, e poi fino a 30.000 se effettivamente l'esame veniva superato. Tanto poteva costare la prova di ammissione alla facoltà di medicina e odontoiatria nelle università di Bari, Ancona e Chieti.

COINVOLTO ANCHE UN DOCENTE - I finanzieri hanno documentato l'esistenza di una organizzazione composta tra l'altro da un docente universitario e da un dipendente amministrativo che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell'ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso.

TELEFONATE E SMS - Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato movimenti di persone che riuscivano a fare arrivare le domande dei test ad una vera e propria sala operativa dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L'organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell'università di Bari, è stato sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all'età.
 
 







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