Le reazioni alle indicazioni del ministro Fioroni: «Cambia l’impostazione ma restano i problemi»
Data: Domenica, 09 settembre 2007 ore 10:02:44 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Le innovazioni del ministro Fioroni sono argomento di dibattito in tutti gli ambienti scolastici catanesi. Dopo l’intervento dell’Andis di Catania, anche l’Anp (Associazione nazionale presidi) di Catania è d’accordo con le innovazioni Fioroni, ma sono comunque molti i problemi da risolvere per migliorare la scuola catanese. La Gilda, diretta a Catania da Cettina Cavallaro, in merito ai professori fannulloni, sottolinea che «non si può fare di tutta l’erba un fascio». Salvatore Indelicato, direttore dell’Anp, dà un giudizio positivo alle novità Fioroni: «Si rafforzano i poteri del preside contro i fannulloni che nella scuola creano un danno educativo tremendo nei confronti dell’utenza che chiede di reprimere e rimuovere tutti quelli che non sono in grado di esercitare con dignità la professione docente. Finalmente, un’inversione di marcia alla demagogia imperante del lassismo e della deresponsabilizzazione esercitata da una miriade di organi collegiali inutili e improduttivi».

Indelicato elogia i 64 nuovi presidi appena insediati nelle scuole catanesi e fa una panoramica dei problemi da risolvere: «A Catania è cambiato l’assessore alla Pubblica istruzione, avv. Arena, e da poco si è insediata alla direzione della Pubblica istruzione nella provincia Margherita Ferro. Da loro ci aspettiamo la soluzione di alcuni annosi problemi come il dimensionamento scolastico fermo al 2000 e l’istituzione di nuove scuole nei quartieri quali Librino che hanno fame di servizi e strutture di supporto. Le famiglie sono preoccupate dell’aumento dei costi dell’istruzione».

Il presidente dell’Anp ha parlato dell’aumento a 16 anni dell’obbligo scolastico rilevando che «la nostra città ha indici di dispersione e di abbandoni elevatissimi e una fascia marginale, ma consistente di studenti della scuola media non riesce a inserirsi positivamente nel percorso formativo. Su questo argomento sono positive le recenti disposizioni regionali per agevolare l’assolvimento dell’obbligo scolastico attraverso i centri di formazione professionale in "partnership" con le istituzioni scolastiche nei percorsi triennali sperimentali. Bisognerà sconfiggere il fenomeno bullismo. Ogni scuola dovrà attrezzarsi per innalzare la qualità e la professionalità dei docenti, anche sul piano di un reclutamento più mirato, e intervenire con tutta la strumentazione di vigilanza e videosorveglianza e anche di repressione per stroncare e prevenire i fenomeni di teppismo. In ciò non ci aiuta per esempio il regolamento superato dello statuto degli studenti farraginoso e ipergarantista che lega le mani ai presidi. Occorrono nuove regole. Serve ripristinare l’autorevolezza dell’azione educativa».

Ritornando ai professori fannulloni, un comunicato della federazione Gilda recita: «Fermo restando che è interesse di tutti allontanare la pecora nera, non vorremmo - dichiara il coordinatore nazionale Rino Di Miglio - che questa operazione servisse a distogliere l’attenzione dai problemi della scuola italiana, primo fra tutti il contratto nazionale di lavoro scaduto da quasi due anni. Gli stipendi dei docenti italiani sono i più bassi dei Paesi industrializzati e il nostro sistema scolastico continua a subire tagli selvaggi alle risorse umane ed economiche».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)

 

 







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