Le innovazioni del ministro Fioroni sono argomento
di dibattito in tutti gli ambienti scolastici catanesi. Dopo l’intervento dell’Andis di
Catania, anche l’Anp (Associazione nazionale
presidi) di Catania è d’accordo con le innovazioni
Fioroni, ma sono comunque molti i problemi
da risolvere per migliorare la scuola
catanese. La Gilda, diretta a Catania da Cettina
Cavallaro, in merito ai professori fannulloni,
sottolinea che «non si può fare di tutta l’erba
un fascio». Salvatore Indelicato, direttore dell’Anp,
dà un giudizio positivo alle novità Fioroni:
«Si rafforzano i poteri del preside contro i
fannulloni che nella scuola creano un danno
educativo tremendo nei confronti dell’utenza
che chiede di reprimere e rimuovere tutti
quelli che non sono in grado di esercitare con
dignità la professione docente. Finalmente,
un’inversione di marcia alla demagogia imperante
del lassismo e della deresponsabilizzazione
esercitata da una miriade di organi collegiali
inutili e improduttivi».
Indelicato elogia i 64 nuovi presidi appena
insediati nelle scuole catanesi e fa una panoramica
dei problemi da risolvere: «A Catania è
cambiato l’assessore alla Pubblica istruzione,
avv. Arena, e da poco si è insediata alla direzione
della Pubblica istruzione nella provincia
Margherita Ferro. Da loro ci aspettiamo la soluzione
di alcuni annosi problemi come il dimensionamento
scolastico fermo al 2000 e l’istituzione
di nuove scuole nei quartieri quali
Librino che hanno fame di servizi e strutture
di supporto. Le famiglie sono preoccupate
dell’aumento dei costi dell’istruzione».
Il presidente dell’Anp ha parlato dell’aumento
a 16 anni dell’obbligo scolastico rilevando
che «la nostra città ha indici di dispersione
e di abbandoni elevatissimi e una fascia
marginale, ma consistente di studenti della
scuola media non riesce a inserirsi positivamente
nel percorso formativo. Su questo argomento
sono positive le recenti disposizioni regionali
per agevolare l’assolvimento dell’obbligo
scolastico attraverso i centri di formazione
professionale in "partnership" con le istituzioni
scolastiche nei percorsi triennali sperimentali.
Bisognerà sconfiggere il fenomeno
bullismo. Ogni scuola dovrà attrezzarsi per innalzare
la qualità e la professionalità dei docenti,
anche sul piano di un reclutamento più
mirato, e intervenire con tutta la strumentazione
di vigilanza e videosorveglianza e anche
di repressione per stroncare e prevenire i fenomeni
di teppismo. In ciò non ci aiuta per
esempio il regolamento superato dello statuto
degli studenti farraginoso e ipergarantista
che lega le mani ai presidi. Occorrono nuove
regole. Serve ripristinare l’autorevolezza dell’azione
educativa».
Ritornando ai professori fannulloni, un comunicato
della federazione Gilda recita: «Fermo
restando che è interesse di tutti allontanare
la pecora nera, non vorremmo - dichiara il
coordinatore nazionale Rino Di Miglio - che
questa operazione servisse a distogliere l’attenzione
dai problemi della scuola italiana,
primo fra tutti il contratto nazionale di lavoro
scaduto da quasi due anni. Gli stipendi dei docenti
italiani sono i più bassi dei Paesi industrializzati
e il nostro sistema scolastico continua
a subire tagli selvaggi alle risorse umane
ed economiche».
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)