CHE COSA SIGNIFICA L'ESPRESSIONE ''GIUSTA VERBALE REDATTO IN DATA...''?
Data: Sabato, 08 settembre 2007 ore 09:34:32 CEST
Argomento: Rassegna stampa


È giusto scrivere "giusto verbale redatto in data ecc." oppure "giusta verbale redatto in data ecc."? Lidia Faraci

Tra le caratteristiche costitutive del linguaggio burocratico-amministrativo, Maurizio Trifone pone «la tendenza alla complessità, sentita come un valore stilistico (lessico ricercato, sintassi ad andamento fortemente ipotattico, organizzazione testuale densa di unità informative non gerarchizzate)» e la «volontà di astrazione formale (propensione alla nominalizzazione, esibizione del tecnicismo, abuso di formule cristallizzate che segnano il distacco tra emittente e destinatario)» (Il linguaggio burocratico, in AA.VV., Lingua e identità. Una storia sociale dell'italiano, a cura di Pietro Trifone, Carocci 2006). Tendenza e volontà che derivano anche dalla diretta dipendenza del linguaggio burocratico-amministrativo da quello giuridico ma che rischiano di complicare - e di fatto spesso complicano - la comprensione dei testi da parte del destinatario, specialmente se questi è «indifferenziato e anonimo, come la folla che ha occasione di servirsi della metropolitana o di entrare in un negozio» (Luca Serianni, Italiani scritti, Il Mulino, 2003).
 Il caso presentato dalla signora Faraci mette in primo piano giusta, una preposizione di tono letterario, ricercato, e comunque di uso ormai raro nella lingua comune, viva quasi esclusivamente in usi formulari del linguaggio giuridico e burocratico-amministrativo con il significato di 'secondo, conforme a, in dipendenza di'. Giusta riprende la voce latina juxta 'vicino, presso, conforme'. Centocinquant'anni fa il Tommaseo-Rigutini (come riportato nel Battaglia) commentava: «'Giusta' [...] determina più, indica meglio l'autorità, la norma; 'secondo', lascia maggior latitudine. Si opera giusta il detto altrui, quando si ubbidisce fedelmente a esso detto; operasi secondo le circostanze,  quando dalle circostanze si prende occasione a operare». L'uso di giusto 'giusta, secondo, conforme a' è giudicato antiquato e popolare dai dizionari della lingua italiana contemporanea.







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