Professori fannulloni
Data: Sabato, 08 settembre 2007 ore 06:56:58 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Se sussistono gravi motivi, il preside, o il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, potrà sospendere in via cautelativa il professore o trasferirlo per incompatibilità anche se gli organi collegiali e consiglio di disciplina provinciale, entro 60 0 90 giorni dalla denuncia, non avessero espresso il loro parere che fra l’altro non è più vincolante. Una buona dose di pericoloso arbitrio autoritario dunque ma il pugno di ferro si deve mostrare e in modo particolare quello del dirigente o del direttore contro i professori fannulloni. Tuttavia ci chiediamo: se ad essere fannullone è proprio il dirigente? E se lo è la direzione scolastica regionale? E se fannullone è il ministero che ancora nicchia, dopo due anni, a rinnovare il contratto di lavoro, non sistema i precari, non consente aggiornamenti efficaci in servizio? E se fannullona è la politica, con nome e cognome, che non tiene a norma le tantissime scuole del paese? Allora, come si licenziano questi signori d’alto bordo? Quando si vogliono rimuovere le mele marce si rimuovono nel loro insieme non già solo quelle del paniere più straccione e soprattutto più visibile. Fra l’altro, denuncia la Gilda, “da una recente indagine i docenti sono proprio quelli che hanno fatto meno assenze di tutti nel pubblico impiego, mentre i mali della scuola sono da ricercare nel suo abbandono, nel disinteresse dimostrato, nella insufficienza di risorse.” Ma sembra pure che con queste posizioni eclatanti il Ministro voglia rassicurare alunni e genitori, tenendo sotto scopa i professori che sono la vera causa del degrado della scuola; e voglia pure fomentare, accontentandoli,  certi analisti a tempo pieno, ma lontani dalle aule scolastiche, sempre critici conto i docenti assentisti, impreparati, bighelloni e perditempo. La stessa politica dell’ordine appariscente è resa per lo più anche contro i lavavetri che se rompono le tasche ai semafori vuol dire che non vogliono rompere cose più grosse spacciando o rubando o vandalizzando come chi invece fa sta nell’ombra e non certo agli incroci. Politica del pugno di ferro e dell’ordine più cara alla destra che alla sinistra anche se la tenuta del diritto e il diritto alla sicurezza è un diritto costituzionale caro a ogni cittadino. Da qui l’apprezzamento per le parole di Panini, il segretario della Cgil-scuola: ”In realtà le uniche parole dedicate agli insegnanti dal ministro sono di una pesantezza tale da non trovare precedenti neanche nella gestione del Ministro Moratti”. Infatti se fosse stata lei a sancire tutto questo inusitato potere al dirigente con ogni probabilità le barricate sarebbero state fisse come i tombini sulle strade.
PASQUALE ALMIRANTE





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