Un giro di vite sui docenti fannulloni - Torna il tempo pieno alle Elementari - Sanzioni più veloci contro assenteismo e comportamenti scorretti. Il
Data: Venerdì, 07 settembre 2007 ore 09:08:21 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. 06.09.2007. Dopo aver messo in soffitta le tre «i» della Moratti (inglese, informatica e impresa) per rilanciare grammatica, storia, geografia e tabelline, ora è la volta della linea dura contro i professori assenteisti e fannulloni e del ritorno alla serietà per gli studenti. La «rivoluzione» del ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni continua.

Un inizio di anno scolastico all’insegna della serietà, dunque. Concorre ad assicurarlo il decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri innanzitutto prevedendo una «stretta» sulle sanzioni disciplinari nei confronti dei professori che non fanno il proprio dovere e anche ripristinando il giudizio di ammissione all’esame di terza media. E oggi ci sarà un ulteriore capitolo con la presentazione, in una conferenza stampa, delle norme per innalzare a 16 anni l’obbligo di istruzione.

«Si tratta di disposizioni urgenti per assicurare un ordinato avvio dell’anno scolastico» ha spiegato il premier Romano Prodi che, dopo aver rivolto un augurio agli studenti, ha posto l’accento sul lavoro degli insegnanti, «cardine per il futuro del Paese».

«Un avvio di anno - ha aggiunto Fioroni nella conferenza stampa tenuta assieme al presidente del consiglio - che offre più certezze e sicurezze». Ecco le principali novità.

Iter più veloce per sanzioni ai prof. Si introduce un riordino del sistema disciplinare. In caso di comportamenti «scorretti» di un docente, va acquisito il parere degli organi collegiali scolastici entro 60 giorni (prorogabili di altri 30 giorni in casi particolarmente gravi), ma dopo 90 giorni, se questo parere non venisse espresso, la direzione scolastica regionale può comunque irrogare la sanzione.

E viene stabilito un «tetto» di tempo massimo: 120 giorni per concludere l’iter e sanzionare (attualmente si registrano tempi medi che superano l’anno e mezzo). Modifiche anche ai provvedimenti di sospensione cautelare d’urgenza (per i quali è rimosso il parere del collegio dei docenti) prevedendo che il dirigente scolastico possa disporre il trasferimento per incompatibilità ambientale e l’inserimento in competenze diverse dall’insegnamento.

Torna il tempo pieno alle elementari. Si ripristina il tempo pieno, di fatto cancellato dalla riforma Moratti, alle elementari, con 40 ore settimanali (compreso il tempo mensa). Un piano d’azione consentirà la programmazione, in base alle esigenze del territorio (con particolare attenzione per quelle aree, soprattutto nel Meridione, dove il tempo pieno è meno diffuso), con il coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali.

Nuove regole per gli esami dei privatisti. Intanto si stabilisce che i candidati privatisti devono poter accedere con certezza all’esame di Stato. A questo scopo gli studenti interessati dovranno presentare una domanda alla direzione scolastica regionale indicando il Comune di competenza e la scuola scelta. La direzione scolastica regionale stabilirà poi dove lo studente potrà sostenere l’esame tenendo conto dei «tetti» di privatisti già stabiliti. Insomma, un altro intervento per evitare la nascita di «esamifici».

Per l’esame di terza media giudizio di ammissione. Viene ripristinato il giudizio di ammissione per l’esame di terza media. «Per una questione non di severità - ha spiegato il ministro Fioroni - ma di serietà, considerando che oltre il 40 per cento degli studenti italiani viene licenziato in terza media con "sufficiente"».

Supplenze per maternità non più a carico delle scuole. Le supplenze per maternità non saranno più a carico delle scuole ma verranno pagate direttamente dal ministero della Pubblica Istruzione (e quindi dal Tesoro), consentendo in tal modo un consistente recupero di fondi che potrebbero essere destinati all’ampliamento dell’offerta formativa.

I collaboratori scolastici, poi, potranno essere chiesti dalle graduatorie giacenti presso le singole scuole. Con il decreto si riduce anche, da 8 a 3, il numero dei componenti del Comitato di indirizzo dell’Invalsi (Istituto per la valutazione del sistema di istruzione), si dà il via libera alle «classi primavera » per i bambini tra i 24 e i 36 mesi di età (con un finanziamento aggiuntivo di 5 mln di euro) e viene reintegrato il compenso dei commissari d’esame alla maturità.

R. S. (da www.lasicilia.it)

 

La psicologa.«La serietà è stimolo alla didattica»

ROMA. Gli esperti di formazione scolastica e sviluppo mostrano grande accoglienza per il progetto serietà nella scuola del ministro Fioroni. Secondo Anna Oliviero Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma, la serietà è alla base di una didattica capace di motivare gli studenti, ma per applicarla sono necessari strumenti operativi diretti agli insegnanti, come corsi di formazione, e interventi concreti che valutino le esigenze specifiche di ogni scuola. «Sono iniziative positive ma ci vuole tempo per realizzarle. I settori principali su cui lavorare per applicare la serietà in ambito scolastico sono l’organizzazione e la competenza degli insegnanti» spiega Anna Ferraris.

La Task force di Viale Trastevere non si rivolge esclusivamente agli insegnanti ma anche direttamente agli studenti. Dalla campagna contro il bullismo, al divieto dell’uso in classe dei telefonini e all’ordine nel rapporto tra debiti e crediti, ma anche incentivi all’eccellenza con benefici economici in termini di tirocini formativi e viaggi di istruzione.

«Veniamo da un periodo di lassismo - prosegue l’esperta - Per recuperare serietà la scuola deve richiedere impegno ai ragazzi e per farlo deve garantire anche qualifiche e far pagare a tempo dovuto i crediti formativi». Altro punto del progetto del ministro Fioroni l’apertura delle scuole nel pomeriggio con programmi differenziati. «Nel pomeriggio le scuole possono diventare uno spazio ludico per tutti quei bambini che non hanno la possibilità di scendere in piazza a causa del traffico. Il gioco è un’attività molto seria per i bambini perchè tramite questo imparano a socializzare e ad inventare», così Anna Ferraris parla delle opportunità che si potrebbero presentare agli studenti più piccoli con l’apertura pomeridiana delle scuole.

Una fetta dei 64 milioni di euro stanziati per rendere operativo il progetto serietà previsto per il nuovo anno scolastico è destinata invece a potenziare lo studio della matematica. «Le scuole - conclude la professoressa Ferraris - hanno frammentato il sapere con progetti educativi sperimentali. Bisognerebbe concentrarsi maggiormente sulle materie principali come la matematica. I ragazzi devono acquisire competenze fondamentali per arrivare all’università preparati. Certe lacune non sono ammissibili, come non sapere cosa sia una percentuale». (da www.lasicilia.it)







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