NUOVI ORDINAMENTI. Basta con i progetti, spazio a grammatica, tabelline e storia contemporanea Senza cultura di base le 3 «i» non servono. Le reazioni
Data: Venerdì, 07 settembre 2007 ore 09:05:32 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il Ministro Fioroni volta pagina. Vuole un alunno concreto che sappia leggere, scrivere, far di conto, conosca la grammatica e la sintassi e sia bravo nel saper leggere la realtà. Basta con i tanti progetti, spesso improduttivi, mentre le scuole sono considerate "brave" quanto programmano più progetti possibili, anche se poi gli alunni sgrammaticano, sconoscono la sintassi, non sanno fare un discorso in maniera corretta. L’alunno che senza calcolatrice si blocca o senza il computer non sa andare avanti. Insomma, ben vengano i progetti, l’informatica, la lingua inglese, ma ai primi posti la grammatica, la sintassi, lo studio della realtà, la conoscenza della storia contemporanea.

Il bilancio sul valore delle le Indicazioni di Fioroni lo si potrà sapere al termine del biennio sperimentale.

Il parere dell’Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici), espresso in merito ai nuovi documenti emanati da Fioroni, è globalmente positivo tenuto conto della volontà di semplificare le prescrizioni ministeriali ed incrementare l’autonomia delle istituzioni scolastiche. A tal proposito il presidente dell’Associazione Nino Prastani ha rilevato che «una revisione delle linee e dei criteri da scegliere per il conseguimento delle finalità formative era auspicabile, considerati i livelli negativi evidenziati dalle ultime rilevazioni internazionali sugli apprendimenti che hanno collocato gli studenti italiani in posizioni di svantaggio rispetto a quelli di altre nazioni. Una maggiore attenzione volta all’effettivo conseguimento di competenze specifiche dovrà riportare la scuola italiana al recupero di più dignitose posizioni.

Positiva anche la gradualità di attuazione delle nuove disposizioni che saranno studiate e attuate verificando in itinere la concreta praticabilità, non escludendo possibilità di modifiche e correttivi da apportare prima della definitiva entrata a regime. Come si sa, infatti - conclude Prastani - nel corso dei due anni di rodaggio, e fino a quando non sarà emanato un apposito regolamento, rimarranno in vigore le disposizioni della precedente riforma, soprattutto con riguardo alle ore di lezioni che però potranno essere ritoccate tenendo conto delle disposizioni che regolano l’autonomia». Per il segretario dello Snals Giovanni Tempera «è giunto il momento di recuperare i programmi delle varie discipline, tenuto conto che l’autonomia fino ad ora ha privilegiato solo le attività progettuali.

Pertanto, ha fatto bene Fioroni a recuperare tale iniziative per coinvolgere la classe docente non solo nelle attività progetto, ma anche nello sviluppare i programmi così come sono stati previsti nel Pof». Per il segretario della Flc- Cgil «i provvedimenti in linea generale sono condivisibili perchè cancellano la scuola- azienda. Occorre però costruire una nuova cooperazione educativa che ponga al centro i bisogni ed i diritti degli studenti. Ma è necessario reperire più risorse possibili. Ognuno faccia la sua parte. Non vi potrà essere alcun processo di riforma, se non ai bisogni di lavoro stabile per i precari della scuola». Per Sandro Zammataro, dell’Uil scuola, «gli studenti per prima dovranno avere sufficienti conoscenze delle materie di base e successivamente passare alle "tre i" (inglese, informatica, impresa) poiché senza una buona preparazione di base non è possibile creare valide conoscenze. E’ vero che i progetti stanno diventando l’attività primaria della scuola, il "perno centrale" di tutta l’attività didattica, ma si rischia di perdere di vista che la scuola primariamente deve curare gli apprendimenti di base, a partire dalla lingua italiana che sembra che stai diventando un optional».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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