SCUOLA ITALIANA: PROVINCIA CHE VAI...PUNTEGGIO CHE TROVI
Data: Mercoledì, 05 settembre 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


Egregio Direttore
questa mia lettera potrebbe benissimo intitolarsi "Scuola italiana:Provincia che vai punteggio che trovi". Mi presento, sono una neoprecaria del fatiscente, macchinoso, burocratico apparato scolastico italiano. Pur essendo da poco entrata a fare parte di questo pachidermico sistema,già sono stata stritolata dai suoi micidiali apparati burocratici. Laureata in scienze della formazione primaria, lo scorso autunno mi sono inscritta, cosi come molti altri mie colleghi, al corso "Tecniche  per la didattica del sostegno" organizzato dal consorzio interuniversitario FOR.COM. In primavera il Ministero della Pubblica istruzione (MPI) ha emanato un decreto con il quale dichiarava aperte le iscrizione per gli insegnanti abilitati , alle cosi dette "graduatorie ad esaurimento", dalle quali vengono  man mano scelti gli insegnanti per essere assunti di ruolo o per fare semplici supplenze. Io ho presentato la domanda presso Ufficio Scolastico Provinciale (USP, adesso i Provveditorati si chiamano così) di Roma, inserendo tra i vari titoli anche quello di aver frequentato e superato con profitto il corso FOR.COM. Tralasciando la lunga trafila, non è questo che intendo denunciare adesso, di corsi, contro ricorsi, reclami etc. per far si che venisse valutato il mio corso, accede che il corso mi viene valutato 1  punto, così come a tutti quelli che hanno frequentato questo tipo di corsi ed hanno presentato la domanda di iscrizione a Roma. E fin qui nulla di strano. Il fatto assurdo invece è che chi si è inscritto alle graduatorie di altre province, ad esempio Napoli e Venezia, si è visto valutare il mio stesso corso ben 3 punti. Se tra qualche anno qualche docente si trasferirà da una di queste province a Roma, a parità di titoli avrà 2 punti in  più di me, il che, non so a lei, ma a me non sembra per nulla giusto. Mi sbaglio forse? Non sto qui a sindacare su quanti punti debba valere il corso, no sta a me farlo, ci sono dei bei burocrati pagati a posta, ma quello che mi sembra giusto pretendere è che un dato titolo venga valutato omogeneamente su tutto il territorio nazionale. Quello che chiedo sembra troppo utopistico? Se è così chiedo scusa  non né parliamo più. Comunque dopo la pubblicazione delle graduatorie sono andata all'USP   di Roma a chiedere spiegazione sul perchè di questa disparità di valutazione tra i vari Uffici, la simpatica funzionaria mi ha risposto, tra il serio ed il faceto, cito testuali parole,  che avevo sbagliato a scegliere di iscrivermi ad un Provveditorato così "cattivo", e che l'Italia dopotutto non era così unita. E già come ho fatto a non pensarci prima, finalmente il sogno di Bossi & Co. è diventato realtà e io neanche me né sono accorta, prego però la prossima volta il MPI di pubblicare sul suo sito una lavagnetta in cui ci siano segnati gli USP buoni e gli USP dei cattivi, cosi la prossima volta una povera precaria si regola meglio. Per  adesso sulla lavagna dei cattivi io ci metterei la solerte funzionaria, la quale inoltra sconsigliava di far ricorso al TAR, in quanto se il tribunale mi avesse dato torto, a quel punto per non veder buttati i miei soldi avrei dovuto far ricorso a tutti gli USP che hanno assegnato 3 punti  ai corsi FOR.COM. E già, io mi sarei dovuta mettere, io giovane e squattrinata precaria mi sarei dovuta impelagare in un maxi processo contro tutta la pubblica istruzione italiana. Certo da sola non posso farcela, mi occorre qualcuno al mio fianco, qualcuno che mi supporti, e pensa che ti ripensa ecco l'idea, i sindacati. Certo i sindacati come ho fatto a non pensarci prima, loro sicuramente sapranno cosa fare, forse sono già a conoscenza della problematica, magari già stanno  preparando qualcosa. E infatti le mie supposizioni erano giuste, i difensori dei diritti dei lavoratori, già  erano informati di tutta la situazione de erano partiti al contrattacco, una timida invettiva consistente in qualche laconica nota in cui invitavano l'USP  di Roma rivedere il suo comportamento circa la valutazione dei corsi FOR.COM. Ed ecco che sulla lavagna dei cattivi, a far compagnia alla funzionaria, ci metterei anche i sindacati. Chissà a quale sindacato sarà inscritta la signora ? Comunque io non mi perdo d'animo, perché come diceva il grande Totò "chi si ferma è perduto". Decido di chiamare l?ufficio Relazioni Pubbliche del MPI, per metterli al corrente della situazione di non omogeneità venutasi a creare nelle province Italiane. Magari, mi dice bene, hanno Ufficio che coordina i vari USP d'Italia da dove possono mandare una direttiva per sanare quest'incongruenza. Ma purtroppo come spesso mi accade ho una visione troppo utopistica del mondo, e come sicuramente avrà già capito, anche l'URP del Ministero  finisce sulla lavagna dei cattivi. Infatti mi rispondono che sono perfettamente a conoscenza del  problema, e ch non è colpa loro se ogni Dirigente provinciale, anche loro alla gogna inseriti di diritto nel librone  nero, ha  interpretato le direttive del MPI a modo suo. A questo punto il Ministro non può farci nulla e che sta a me far valere i mie diritti, facendo ricorso al TAR. A questo punto mi chiedo: perchè dovrei spendere i miei sudati soldini in avvocati e cartabollata per poter avere ciò che mi spetta di diritto e che per colpa dei burocrati del MPI mi è stato tolto? E' vero pure gli avvocati tengono famiglia ed hanno delle bocche da sfamare, ma da buona insegnante precaria per adesso già mi pare un buon risultato riuscire a sfamare di bocca. Prima di concludere mi permetta di completare la lista dei buoni e dei cattivi. Come avrà notato per adesso ci sta una folta presenza  solo nella lista dei cattivi,  vorrei porre rimedio a questo sbilanciamento inserendo nell’elenco dei buoni tutti gli insegnanti, in cima alla lista i precari, che si impegnano nel loro lavoro, per dare una solida istruzione ai ragazzi italiani. E lei Signor Direttore da che lato dovrei metterla? Se mi pubblica questa lettera si sarà guadagnato un bel posto tra i buoni, altrimenti finirà in buona compagnia tra i cattivi. Se non le sta bene potrà sempre fare ricorso al TAR entro 60 giorni. Se vuole le consiglio un buon avvocato...






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