La scuola è cambiata. L’offerta formativa,
nel corso degli ultimi anni, si è differenziata
enormemente a seconda della localizzazione
geografica, dell’utenza, della contestualizzazione
sociale, della vicinanza a enti
locali che possano realizzare progetti specifici,
delle esigenze avvertite.
Così si punta all’eccellenza, per offrire il
maggior numero possibile di opportunità ai
propri studenti. E ogni scuola ha arricchito
il proprio Pof (Piano di offerta formativa) in
base alle richieste ricevute, ai suggerimenti
emersi dal corpo studentesco o dai genitori,
alle proposte degli insegnanti più attivi
in termini di proposte e progetti didattici.
Scuola sì, ma con tantissime alternative
alle semplici (e forse, ormai, superate) lezioni
frontali. Innanzi tutto le forme di insegnamento laboratoriale soppiantano in alcuni
casi i tradizionali metodi di insegnamento.
Ovvero, si apprende facendo, giocando,
ascoltando, discutendo. Modalità
innovative e ricche di possibilità, gestite da
esperti dei settori di intervento o dagli stessi
insegnanti che mettono a disposizione
dei propri studenti (o meglio dei gruppi
classe misti che si creano per questi incontri)
competenze e conoscenze acquisite indipendentemente
dalla propria specializzazione.
Le scuole si avvalgono di numerosi collaboratori.
Esistono legami a doppio filo con
l’università di Catania che interagisce con
gli studenti degli ultimi anni per aiutarli e
indirizzarli nella scelta del proprio percorso
di studi superiori. Anche gli specializzandi
della Sissis (Scuola interuniversitaria siciliana
di specializzazione per l’insegnamento
secondario) diventano risorse indispensabili
da cui attingere per le idee fresche
e la messa a frutto delle proprie abilità.
Poi ci sono le collaborazioni esterne che
ogni scuola ricerca per poter realizzare gli
indirizzi "speciali": quello strumentale, per
esempio, attivato all’interno di numerosi
istituti comprensivi e scuole medie statali,
che prevede l’insegnamento di pianoforte,
flauto, arpa, clarinetto, chitarra e altri strumenti,
al fine di costituire un piccolo ensemble
che a fine anno si esibirà al saggio
scolastico conclusivo. In questo ambito, l’attività
più longeva e riuscita è sicuramente il
Coro polifonico del liceo classico "Cutelli"
che, in più di dieci anni di vita, ha collezionato
numerosi successi. Per restare in tema
di spettacolo, inoltre, sono da segnalare i laboratori
teatrali realizzati nei licei scientifici
"Cutelli" e "Galilei": il primo che ha ottenuto
successi anche al XIII festival internazionale
del teatro classico dei giovani con
«Le Troiane», mentre il secondo, realizzato
in italiano e in lingua francese, ha per finalità
anche lo sviluppo delle abilità d’uso
della lingua straniera.
Un altro settore particolarmente in voga
per incremento delle attività formative è lo
sport. Atletica, pallavolo, calcetto, basket,
tennis, nuoto. Ovviamente, in base alle
strutture di cui la scuola può disporre direttamente
o indirettamente grazie agli accordi
stilati con le strutture pubbliche. E infine,
l’informatica, già da diversi anni considerata
assolutamente indispensabile per la formazione
completa di ogni giovane. Senza
computer non si può vivere, ma non è
neanche pensabile di non attestare le proprie
competenze e abilità d’uso del computer.
Ecco perché quasi tutti i Pof catanesi
mettono a disposizione dei propri studenti
la possibilità di prendere la oramai arcinota
Ecdl (ovvero la patente europea del
computer).
Certo per molte scuole si dovranno attendere
i collegi docenti e i consigli d’area didattica
per sapere cosa verrà attivato fra
tutte le proposte giunte per essere inserite
all’interno dei Pof. Ma si tratta della definizione
di dettagli. Per esempio, se il corso di
teatro è inserito nell’offerta della scuola,
insomma, sarà comunque realizzato. Tutto
starà, allora, nello scegliere chi e come lo
realizzerà fra tutte le possibilità giunte al
vaglio degli insegnanti responsabili del programma.
CARLA CONDORELLI (da www.lasicilia.it)