01.09.2007.
«Troppi abbandoni, specie al Sud». Stanziati 64 milioni di euro. Più matematica e approfondimento di Dante, con Roberto Benigni testimonial.
ROMA. Via i ragazzi dalla strada. Punta anche a questo lo
stanziamento di 64 mln di euro aggiuntivi varato ieri dal
ministro Fioroni per tenere aperte, da quest’anno scolastico
(2007-2008) le scuole (di ogni ordine e grado) il pomeriggio
(ovviamente con programmi differenziati). Un obiettivo
giustificato dal consistente numero di abbandoni registrato
nel nostro Paese: l’indice di dispersione scolastica
ha, infatti, raggiunto nel 2006 quota 20,6% (corrispondente
a circa mezzo milione di ragazzi), una percentuale
che ci vede agli ultimi posti in Europa e ben lontani da quel
10% (da raggiungere entro il 2010) fissato dalla Conferenza
di Lisbona.
L’opportunità di accogliere i ragazzi anche in orario diverso
da quello delle lezioni è tanto più sentita in alcuni
istituti di frontiera, al Sud (in Sicilia, ad esempio, gli abbandoni
raggiungono anche il 30%) o nelle periferie degradate
delle grandi città. Ma il reinserimento dei «dispersi» non
è il solo obiettivo a cui si punta. Trenta milioni di euro sono
destinati ad avviare i corsi di recupero per i debiti formativi.
Quei corsi che le scuole avrebbero dovuto avviare
già da tempo, ma non sempre hanno fatto, per consentire
ai ragazzi di colmare le lacune dimostrate in alcune materie.
E il recupero dei debiti, con le nuove norme sugli esami
di maturità, è ineludibile, tanto che il ministro Fioroni
ha annunciato il ripristino degli esami di riparazione per
avere una certificazione certa del superamento del debito.
«Quattro milioni e 200 mila studenti con debito, un milione
solo di ragazzi che supera il debito e tre milioni e 200
mila che non si sa se lo superano e che non potrebbero avere
accesso, con la nuova legge, all’esame di maturità - ha
spiegato Fioroni - non è una cosa seria e rende la scuola poco
credibile». Ma i 64 milioni di euro stanziati (distribuiti
a tutte le scuole statali, ma potrebbero accedere anche gli
istituti paritari che presentassero progetti adeguati) servono
anche ad altro. Una bella fetta servirà a potenziare lo
studio della matematica, materia per la quale, secondo il
ministro, in Italia c’è una vera e propria «emergenza formativa
» visto che il 44% dei ragazzi ammessi con debito alle
classi delle superiori ha un debito proprio in matematica;
una lacuna che unisce in ignoranza l’Italia da nord (44,8%
degli studenti con debito) a sud (43,2%) passando per il
centro (44,4%) e le isole (43,9%) e accomuna trasversalmente
gli indirizzi di ogni ordine e grado. Un Comitato di
matematici insediato ad hoc presenterà una serie di proposte
per superare l’impasse e, intanto, con le risorse
stanziate si metterà qualche paletto: 34 milioni di euro
verranno utilizzati per sperimentare metodologie didattiche
innovative («bisogna far appassionare i ragazzi allo studio
della matematica») e 15 per migliorare i laboratori
scientifici.
Infine, Dante. Una vera passione per Fioroni. Due milioni
di euro saranno destinati ad approfondirne lo studio.
Non solo. Il sommo poeta tornerà (assieme a Manzoni) nei
programmi di studio relativi alla scuola media inferiore e,
poi, in cantiere c’è un progetto che prevede l’arruolamento
di Roberto Benigni, testimonial d’eccezione per far
amare ai giovani i versi dell’Alighieri.
Ma c’è già chi contesta. «Fioroni continua con dei costosi
palliativi. La proposta del ministro Fioroni per l’apertura
pomeridiana delle scuole non è la cura. La scuola italiana
è gravemente malata. Si disperde costantemente del capitalo
umano. I numeri e le indagini Pisa-Ocse indicano
chiaramente che gli studenti italiani, specie nel Meridione,
sono meno preparati dei loro coetanei europei». A dichiararlo
è Francesco Pasquali, segretario dei giovani di
Forza Italia. «Le cause, diversamente da quanto sostengono
esperti sindacalisti, come Panini e Di Menna, non sono
gli scarsi investimenti o il numero insufficiente di insegnanti,
vanno bensì ricercate nella scarsa qualità della didattica,
dequalificata dal sindacato, e nel fallimentare criterio
di finanziamento. La svolta passa per l’introduzione
dei voucher agli studenti e per un nuovo stato giuridico degli
insegnanti».
GIANCARLO COLOGGI (da www.lasicilia.it)
I fondi per la scuola
La suddivisione dei fondi stanziati
dal Ministro della Pubblica Istruzione
30 mln attività di recupero dei debiti formativi, corsi di sostegno e di aiuto allo studio, di approfondimento
e sviluppo per gli
studenti motivati.
34 mln sperimentazione di metodologie didattiche innovative
In particolare:
15 mln laboratori scientifici
9 mln coperture delle spese di apertura, funzionamento e pulizia dei locali delle scuole
2 mln percorsi di approfondimento dello studio
2 mln promozione di attività motorie e sportive
2 mln approfondimento della cultura e della sto
2 mln apprendimento pratico della musica
ANSA-C (da
www.lasicilia.it)