Pensa al futuro della scuola catanese,
l’amministrazione provinciale, e pensa
in grande. D’altra parte non potrebbe
essere altrimenti visto che l’ente di Palazzo
Minoriti «governa» 92 istituti frequentati
complessivamente da 20.000
studenti. Una popolazione con molte
esigenze per la quale si sta pensando, in
ossequio alle direttive impartite dall’assessore
regionale alla Pubblica istruzione
Lino Leanza al dimensionamento
che a partire dal prossimo anno scolastico
dovrebbe pianificare la
scuola catanese in termini
funzionali e strutturali.
E’ questo il grande sforzo
che si sta compiendo - spiega
l’assessore provinciale alle
Politiche scolastiche Margherita
Ferro - ed è questo
l’obiettivo cui si tende. La parola
d’ordine per l’anno scolastico
che sta per iniziare è
dunque «stabilizzazione».
Una sorta di mantenimento dello «status
quo» a volte faticosamente raggiunto:
confermate tutte le sedi e le succursali e
tutti gli «aggiustamenti». In attesa del
meglio.
«Ma questo non vuol dire che siamo
fermi - specifica l’assessore Ferro - tutt’altro, impegnati come siamo io e il
presidente Lombardo in una serie di interventi
strutturali per i quali la Provincia
sta impegnando grosse somme e
in una serie di azioni per garantire concretamente
il diritto allo studio e l’educazione
permanente».
«Il nostro impegno - spiega Margherita
Ferro - è costante: tavoli tecnici
continui, sopralluoghi per arrivare a
compiere delle scelte, anche in via sperimentale
per chiudere fitti passivi e
razionalizzare meglio la risorse dell’Ente
». Da qui il prossimo acquisto di quattro
prefabbricati - ognuno capace di sei
aule, più pertinenze per la segreterie e i
bidelli due dei quali già assegnati al liceo
scientifico Principe Umberto e al liceo Gulli e Pennisi di Acireale, e la conferma
della decisione di costruire un
istituto superiore a Librino capace di
60 aule per valorizzare anche «quella»
Catania.
Ma è un impegno che si traduce, anche
nei 500.000 euro spesi per nuovi arredi
scolastici in molti plessi in aggiunta
alle cospicue somme - all’incirca per
600.000 euro dati direttamente alle
scuole per la cosiddetta «piccola manutenzione
» nello scorso anno scolastico.
Lavori di manutenzione straordinaria
di adeguamento alle vigenti normative
in materia di sicurezza, igiene prevenzione
incendi, abbattimento delle barriere
architettoniche e consolidamento
delle strutture per complessivi 4 milioni
e 129.000 euro sono in corso inoltre
nell’istituto alberghiero di Monte Po,
all’Ipsia Fermi e al tecnico industriale
Marconi oltre che in alcuni istituti di
Caltagirone, Randazzo, Paternò e Giarre.
E quasi due milioni di euro sono impegnati
al Polivalente di San Giovanni la
Punta per renderlo (finalmente!) più
sicuro, in tutti i sensi possibili. Mentre si
aspetta ancora che divengano realtà una
serie di lavori - previsti nel Piano di rimodulazione
direttamente di competenza
del dipartimento regionale Protezione
civile per la messa in sicurezza
dell’Eredia, del Convitto Citelli, del Liceo
artistico e dello scientifico Boggio Lera
(solo per quest’ultimo sono previsti interventi
per 3 milioni e 615.000 euro).
E siccome «la partita è grossa», l’assessore
intende verificare tutto e coinvolgere
il più possibile la popolazione
scolastica. «Posso contare - dice - su
una squadra tecnica d’eccezione guidata
dall’ing. Trainiti e ho deciso di consegnare
personalmente i lavori ai vari
istituti chiamando i ragazzi a collaborare
perchè ciò che è stato fatto o rifatto
venga mantenuto nel tempo».
Ed è sempre per migliorare la «compliance
» fra la Provincia e le scuole, che
da quest’anno l’inizio dell’anno scolastico
si celebra eccome: lunedì 17 alle 10
nel Centro direzionale di via Nuovaluce
il presidente Lombardo e l’assessore
Ferro accoglieranno i dirigenti degli istituti
scolastici superiori di tutta la Provincia.
Ma anche i docenti e gli studenti.
«Ai capi d’istituto verranno consegnate
le bandiere siciliana, italiana ed
europea e ci saranno riconoscimenti
anche per i tanti bravi alunni che hanno
avuto cento agli esami di Maturità. Riconosciamo
e promuoviamo l’eccellenza,
perchè i nostri ragazzi in Europa non si
sentano secondi a nessuno. Un impegno
che per noi è concreto: nell’anno appena
trascorso abbiamo assegnato agli
istituti fondi per 130.000 euro per finanziare
corsi di eccellenza, programmi
speciali e quant’altro per una vera sicilianità
che si apre all’Europa. Ritengo
che le scuole debbano avere una loro
peculiarità che la Provincia deve accompagnare».
ROSSELLA JANNELLO (da www.lasicilia.it)