CONTRIBUTI ALLE SCUOLE PARITARIE: ECCO I PUNTI DEL DECRETO
Data: Marted́, 28 agosto 2007 ore 08:01:40 CEST
Argomento: Comunicati


Criteri e parametri per l'assegnazione dei contributi
 alle scuole paritarie per l'a.s. 2007/08 28/08/07

I punti chiave del decreto.

 da ItaliaOggi del 28/8/2007

 

«Il ministero della pubblica istruzione... considerata l'opportunità di mantenere un adeguato grado di continuità nelle modalità di finanziamento delle scuole paritarie ai fini di mantenere il servizio da esse svolto nell'ambito del sistema nazionale di istruzione;

DECRETA


 Art. 1 - Funzione pubblica delle scuole paritarie

Il presente decreto definisce i criteri e i parametri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per l'anno scolastico 2007/08. I contributi sono erogati al fine di sostenere la funzione pubblica svolta dalle scuole paritarie nell'ambito del sistema nazionale di istruzione.

Tali contributi sono destinati alle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento di parità nell'anno scolastico 2007/08. (...)


Art. 3 - Scuole paritarie senza fini di lucro

I contributi di cui ai successivi articoli 4, 6 e 7 sono erogati in via prioritaria alle scuole paritarie che svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che comunque non sono legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate.

Ai fini del precedente comma, si intendono scuole paritarie senza fini di lucro quelle gestite da soggetti giuridici senza fini di lucro ovvero:

- associazioni riconosciute di cui agli articoli 14 e ss. del codice civile;

- associazioni non riconosciute di cui agli artt. 36 e ss. del codice civile, il cui atto costitutivo e/o statuto risulti da scrittura privata registrata o da atto pubblico;

- fondazioni di cui agli artt. 14 e ss. del codice civile;

- enti ecclesiastici di confessioni religiose con cui lo stato ha stipulato patti, accordi o intese;

- altre istituzioni di carattere privato di cui all'art. 1 del dpr 361/2000;

- imprese sociali di cui al dlgs 155/2006;

- enti pubblici;

- cooperative a mutualità prevalente di cui agli artt. 2511 e ss. del codice civile;

- cooperative sociali di cui alla legge 381/1991.

L'appartenenza a una delle predette tipologie di soggetti giuridici senza fini di lucro e l'assenza dei legami di cui al primo comma devono essere autocertificate o documentate dai soggetti interessati.

 (...)


Art. 6 - Scuole secondarie di I grado paritarie

A ciascuna scuola paritaria secondaria di I grado viene assegnato un contributo di 2.500 euro...

Viene inoltre assegnato un contributo di 1.000 euro per ciascuna classe di scuola paritaria secondaria di I grado in base a un'apposita graduatoria predisposta a livello nazionale fino all'esaurimento delle risorse disponibili, in ragione dei seguenti criteri.

 (...)


Art. 7 - Scuole secondarie di II grado paritarie

A ciascuna scuola paritaria secondaria di II grado viene assegnato, fino all'esaurimento delle risorse disponibili, un contributo di 4 mila euro a scuola e di 2 mila euro a classe, relativamente alle sole classi prime e seconde, in base a una apposita graduatoria predisposta a livello nazionale in ragione dei seguenti criteri, riferiti alle sole classi prime e seconde (...)

Ai fini dell'inclusione nella predetta graduatoria tutte le scuole devono essere costituite da corsi completi e da classi funzionanti con un minimo di otto alunni effettivamente iscritti e frequentanti.

 (...)

Art. 9 - Anagrafe

È costituita, all'interno del sistema di rilevazione informatizzata operante presso il ministero della pubblica istruzione, l'anagrafe nazionale delle scuole paritarie.

I contributi di cui al presente decreto verranno erogati sulla base dei dati rilevati dall'anagrafe delle scuole paritarie. i delle utilizzazioni,  allegata al CCND.

Al meeting di Cl a Rimini, il ministro scopre le carte.
 Proteste a sinistra (Sd): è incostituzionale.

Paritarie, Fioroni più della Moratti.

In un decreto estende i finanziamenti alle medie e alle superiori

 da ItaliaOggi del 28/8/2007

 

Il decreto, a firma del ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, è stato pubblicato, sul sito del ministero, l'8 agosto scorso. La registrazione da parte della Corte dei conti risaliva a oltre un mese prima, il 2 luglio. Il decreto fissa, recita l'incipit, «criteri e parametri per l'assegnazione dei contributi alle scuole paritarie per l'anno scolastico 2007/08». Un semplice atto ministeriale, dunque, di ripartizione dei fondi che, in base alla legge sulla parità scolastica, fino all'anno precedente riguardava gli istituti dell'infanzia e le elementari. Un atto in verità dalla portata fortemente innovativa, che mette le lancette in avanti nella storia dei finanziamenti alle scuole private, molto più di quanto avesse osato, e sognato, fare l'ex ministro dell'istruzione, Letizia Moratti. A svelare la portata del decreto è stato lo stesso Fioroni, al meeting di Comunione e liberazione di Rimini: i finanziamenti andranno a tutte le scuole paritarie, anche ai licei fino all'altro anno esclusi dal novero dei beneficiari. Un'esclusione che era motivata dal fatto che solo per l'infanzia e le elementari sussistevano convenzioni per prestazioni di servizio necessarie a sopperire alle carenze del sistema pubblico. «Un passaggio storico per la scuola privata, è stata avviata la parità non solo giuridica, come deciso dal ministro Berlinguer, ma anche economica», è stato il commento di Giorgio Vittadini, presidente della fondazione per la sussidiarietà, che ha così sintetizzato l'entusiasmo riscosso da Fioroni al meeting di Cl. «Quando sono arrivato al ministero non speravo di riuscire a fare quanto avviato dal governo precedente», ha spiegato Fioroni, «poi ho scoperto che i 500 milioni previsti dalla legge sulla parità erano stati tagliati, che mancavano 166 milioni, che ho ripristinato. Con il decreto ultimo abbiamo precisato il loro uso, ovvero che vanno a tutte le scuole che non cercano il profitto«. Uno dei requisiti fissati dal decreto è infatti che gli istituti richiedenti non abbiano scopo di lucro. Un requisito che dovrà essere autocertificato e che prescinde da una verifica sui bilanci degli istituti in questione. Per chiedere il finanziamento le scuole, inoltre, devono essere costituite «da corsi completi e da classi funzionanti con un minimo di otto alunni effettivamente iscritti e frequentanti». Oltre alla Cgil di Enrico Panini, sul piede di guerra tutta la sinistra. Alba Sasso, responsabile scuola dello Sd e vicepresidente della commissione cultura della camera, spara a zero sulla riforma via decreto. «Fioroni ignora totalmente la Costituzione, che vieta finanziamenti alle scuole private, ma anche la legge 27 del febbraio 2006 con la quale la Moratti prevedeva un apposito regolamento governativo per stabilire le prestazioni in servizi che le scuole paritarie avrebbero dovuto erogare per continuare a conseguire tali contributi, regolamento che non c'è. E poi», sbotta la Sasso, «si fanno classi con 30 alunni nelle scuole statali e si finanziano le private che di alunni ne hanno solo otto».







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