L’istituto comprensivo "Petrarca", diretto
dal preside Santo Gagliano è stato
scelto quale scuola "polo" per le nomine
dei docenti precari di sostegno. Per
quanto riguarda il reclutamento in questo
settore, nella scuola secondaria di
primo grado, sono stati individuati 460
docenti che dovranno presentarsi nelle
scuole di destinazione. Circa 600 nomine
sono state conferite sui posti di sostegno
nella scuola secondaria di secondo
grado, divise tra l’area tecnica,
scientifica, umanistica e psicomotoria.
Malgrado i tanti provvedimenti di reclutamento
di precari (in tutti gli ordini
di scuola circa 2000), si parla di posti di
sostegno in meno rispetto alle ore richieste
sulla base della documentazione
che le varie scuole hanno trasmesso
all’ufficio scolastico provinciale, unitamente
alla richiesta di deroga. Per il segretario
provinciale dell’Uil, Sandro
Zammataro, la diminuzione è molto esigua,
una quarantina di posti. Il prof. Giovanni
Tempera, segretario dello Snals,
rileva che bisognerà tener conto del fatto
che quest’anno nella nostra provincia
vi è una notevole diminuzione di alunni
(oltre mille) nell’ex scuola media, ma,
considerati i molti spezzoni di cattedra
che daranno i presidi, nessuno perderà
il posto di lavoro. In altri termini diminuiscono
le cattedre, ma aumentano gli
spezzoni. Per il segretario della Flc - Cgil
prof. Franco Tomasello, la diminuzione
di cattedre è invece notevole. «Seguendo
la legge quadro che regola i diritti degli
alunni diversamente abili, saremmo
a un terzo delle risorse umane. Procedure
farragginose assegnano il 10 per cento
delle risorse in meno e, conseguenzialmente,
il diritto allo studio degli
alunni diversamente abili resta inapplicato,
tanto è vero che le ultime ordinanze
della magistratura in merito hanno
obbligato l’ufficio scolastico regionale
e i dirigenti scolastici provinciali a riconoscere
le esigenze del rapporto uno
a uno, cioè un insegnante per ogni alunno
diversamente abile, soprattutto nei
casi gravi. Si tratta di circa 100 ore in
meno rispetto alle diagnosi funzionali».
Insomma, secondo la Cgil, non è stato rispettato
il numero di ore deliberato dagli
organi collegiali delle varie scuole.
Da parte sua, il dott. Gino Gazzo, funzionario
dell’ufficio scolastico provinciale,
che collabora con il preside Gagliano
per l’assegnazione dei docenti di sostegno
nelle scuole, ha rilevato che quest’anno
la graduatoria non si è esaurita,
cioè diversi aspiranti sono rimasti fuori
anche se, successivamente, verranno
reclutati dai dirigenti scolastici, che assegneranno
i vari spezzoni di cattedra.
Restano ancora da conferire circa 1000
posti di sostegno nella scuola dell’infanzia
e primaria, dopo di che gli organici
delle varie istituzioni scolastiche saranno
al completo, anche se non tutte le
esigenze potranno essere soddisfatte.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)