Giornate intense per le nomine di precari, assegnata la sede a 460 docenti di sostegno. Mille alunni in meno nelle «Medie»
Data: Domenica, 26 agosto 2007 ore 19:43:45 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L’istituto comprensivo "Petrarca", diretto dal preside Santo Gagliano è stato scelto quale scuola "polo" per le nomine dei docenti precari di sostegno. Per quanto riguarda il reclutamento in questo settore, nella scuola secondaria di primo grado, sono stati individuati 460 docenti che dovranno presentarsi nelle scuole di destinazione. Circa 600 nomine sono state conferite sui posti di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado, divise tra l’area tecnica, scientifica, umanistica e psicomotoria.

Malgrado i tanti provvedimenti di reclutamento di precari (in tutti gli ordini di scuola circa 2000), si parla di posti di sostegno in meno rispetto alle ore richieste sulla base della documentazione che le varie scuole hanno trasmesso all’ufficio scolastico provinciale, unitamente alla richiesta di deroga. Per il segretario provinciale dell’Uil, Sandro Zammataro, la diminuzione è molto esigua, una quarantina di posti. Il prof. Giovanni Tempera, segretario dello Snals, rileva che bisognerà tener conto del fatto che quest’anno nella nostra provincia vi è una notevole diminuzione di alunni (oltre mille) nell’ex scuola media, ma, considerati i molti spezzoni di cattedra che daranno i presidi, nessuno perderà il posto di lavoro. In altri termini diminuiscono le cattedre, ma aumentano gli spezzoni. Per il segretario della Flc - Cgil prof. Franco Tomasello, la diminuzione di cattedre è invece notevole. «Seguendo la legge quadro che regola i diritti degli alunni diversamente abili, saremmo a un terzo delle risorse umane. Procedure farragginose assegnano il 10 per cento delle risorse in meno e, conseguenzialmente, il diritto allo studio degli alunni diversamente abili resta inapplicato, tanto è vero che le ultime ordinanze della magistratura in merito hanno obbligato l’ufficio scolastico regionale e i dirigenti scolastici provinciali a riconoscere le esigenze del rapporto uno a uno, cioè un insegnante per ogni alunno diversamente abile, soprattutto nei casi gravi. Si tratta di circa 100 ore in meno rispetto alle diagnosi funzionali».

Insomma, secondo la Cgil, non è stato rispettato il numero di ore deliberato dagli organi collegiali delle varie scuole.

Da parte sua, il dott. Gino Gazzo, funzionario dell’ufficio scolastico provinciale, che collabora con il preside Gagliano per l’assegnazione dei docenti di sostegno nelle scuole, ha rilevato che quest’anno la graduatoria non si è esaurita, cioè diversi aspiranti sono rimasti fuori anche se, successivamente, verranno reclutati dai dirigenti scolastici, che assegneranno i vari spezzoni di cattedra.

Restano ancora da conferire circa 1000 posti di sostegno nella scuola dell’infanzia e primaria, dopo di che gli organici delle varie istituzioni scolastiche saranno al completo, anche se non tutte le esigenze potranno essere soddisfatte.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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