Il collaboratore amministrativo dell’ufficio scolastico
provinciale, Francesco Belluso, ha diffuso il
calendario delle convocazioni per i docenti precari
della scuola dell’infanzia e primaria. Anche in
detti due segmenti, contrariamente al numero,
molto esiguo, di posti, assegnati per contratto a
tempo indeterminato (164 scuola dell’infanzia e
159 scuola primaria), sono circa 1000 le cattedre
che verranno conferite per supplenze annuali.
Ovviamente, quindi, le cattedre rimaste senza
docenti di ruolo verranno destinate ai precari. E’
certo che, sia nelle scuole dell’infanzia, che primaria,
i docenti non di ruolo, in servizio nell’anno
scolastico 2006-2007, verranno riconfermati.
Molta disponibilità, come del resto in tutti gli ordini
di scuola, per il sostegno. Infatti, l’ufficio
scolastico provinciale ha convocato sia per l’infanzia,
come per la primaria, tutti i docenti in
possesso del titolo di specializzazione inseriti
nelle graduatoria ad esaurimento. Pare via siano
da fare altre nomine in ruolo per alcuni docenti
vincitori del concorso ordinario, indetto nel 1999.
Si prevede, infatti, un ulteriore scorrimento della
graduatoria per diverse rinunce. Dicevamo,
per il sostegno vi è molta disponibilità per le
cattedre sull’organico di fatto, mentre i docenti di
ruolo, con le scelte obbligate, hanno trovato pochi
spazi nell’organico di diritto. Il motivo è sempre
quello. I precari verranno retribuiti da settembre
a giugno per cui sull’organico di fatto
hanno ampia scelta, magari su sedi vicino alla residenza.
Lo Stato così risparmierà due mesi di stipendio,
non tenendo conto che percependo l’indennità
di disoccupazione, i precari tutto sommato
"racimoleranno" i due stipendi che non
usufruiranno dalla scuola. Solo però che questi
docenti, qualora non venissero disposte altre assunzioni
nei ruoli, chissà per quanti anni ancora
si porteranno dietro l’etichetta di precario, magari,
fino all’età pensionabile. Anche queste operazioni
di nomine si ultimeranno il 31 agosto. Dal
primo settembre tutto il personale di ruolo e
non dovrà presentarsi nelle sedi di assegnazione,
dove i dirigenti scolastici stipuleranno il contratto
a tempo indeterminato, per i docenti che
sono entrati in pianta stabile nella scuola e determinato,
per i supplenti annuali.
MARIO CASTRO (da
www.lasicilia.it)