Classifica vertenze e ricorsi. Scuola «litigiosa»: Catania è quinta
Data: Martedì, 21 agosto 2007 ore 19:45:14 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Per adesso, sono 1629. Che cosa? I ricorsi (nei settori amministrativo, lavoro e civile) seguiti dall’avvocatura distrettuale della provincia di Catania per quanto riguarda il mondo della scuola nel triennio 2005-2007.

Un’esplosione di controversie che spinge la provincia siciliana fino al quinto posto della classifica nazionale di litigiosità del personale che sul primo gradino del "podio" pone Napoli con ben 7425 contenziosi. E il numero è già notevole, non è completo perché il censimento dell’Avvocatura dello Stato non comprende i casi in cui la scuola è in causa da sola, i ricorsi straordinari al Capo dello Stato e tutte le situazioni per le quali si sceglie la conciliazione. Non solo, probabilmente, in tempi di nomine il dato è anche destinato ad aumentare.

«In parte, spiega Lucio Alberti, capo di gabinetto della Pubblica istruzione, il volume di liti è spiegabile con i grandi numeri del sistema scolastico ». Vengono impugnati principalmente gli atti illegittimi relativi alle procedure concorsuali, le omissioni nelle valutazioni dei titoli e nel riconoscimento delle riserve, le mancate ammissioni ai corsi-concorsi, il mancato superamento delle prove congressuali, le violazioni del diritto d’assunzione (mancato scorrimento della graduatoria) e poi ancora i casi di mobbing, le sanzioni disciplinari, l’assegnazione delle classi, e altro ancora.

Ma il vero boom è dovuto ai ricorsi per le bocciature agli esami di maturità (che sono circa il 40% in più). E si tocca un tasto dolente, anche perché a fianco di questi ricorsi aumentano gli esposti sulle ben più difficilmente valutabili qualità dell’insegnamento impartito: i professori sono accusati di "insegnare male".

Da parte propria la litigiosità della classe docente, invece, è probabilmente dovuta anche ad altro. La scuola, infatti, è il comparto pubblico con il più alto numero di precari. Così tanti che, secondo il Miur (Ministero dell’Università e della ricerca) per esaurire le graduatorie delle scuole elementari, medie e superiori, dovrebbero trascorrere rispettivamente 27, 32 e 46 anni.

Ai drammi da convocazioni e nomine per la classe docente, infine, si aggiungono le lamentele del personale Ata soprattutto legate al trasferimento dagli enti locali alle scuole.

CARLA CONDORELLI







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