Istituto
Scolastico "G. Parini"
CATANIA
22
novembre ’02
All’On.
Silvio Berlusconi
Presidente
del CONSIGLIO dei Ministri
R
O M A
Onorevole
Signor Presidente,
chi Le scrive è un preside di scuola elementare e media
al quale sta a cuore l’emergenza scuola ed
il problema dell’edilizia
scolastica e sente il dovere di sollecitare la S.V. ed il Governo a dare
postivi riscontri alle attese ed alle paure dei genitori, che in questi
giorni, anche a seguito dei recenti fatti di cronaca , creano non pochi
allarmismi.e preoccupazioni.
Le sue ferme decisioni di “mantenere
gli impegni e di trasformare l’Italia in un grande cantiere”
riguardano soltanto le grandi opere della Salerno-Reggio Calabria, il Ponte di
Messina e la Messina-Palermo o ha inserito nei Suoi programmi anche
l’adeguamento delle scuole della Sicilia e del Meridione ?
Si apprende dalla stampa che per la realizzazione del ponte di Messina,
priorità del Governo, l’IRI in maniera autonoma potrà finanziare l’opera
con tre miliardi di euro, perché non dedicare la somma
che il Governo avrebbe dovuto spendere per la realizzazione del
ponte di Messina all’edilizia
scolastica siciliana ?
Il Suo autorevole intervento potrà dare una risposta attesa da anni e
lascerà un segno di qualità per il futuro del Paese. Dare ai giovani
cittadini del domani delle scuole sicure significa garantire la
cultura della qualità e dell’efficienza che, purtroppo, manca nella
prassi ordinaria, specie nel settore pubblico e “statale”.
Il Presidente della Repubblica, dopo la tragedia di San Giuliano di
Puglia,che ora ricordiamo nel trigesimo , ha dichiarato che”
non siamo stati capaci di proteggere i nostri figli”. Credo che
sia il momento di intervenire in maniera radicale e decisa, con azioni
concrete e visibili, coinvolgendo tutte le forze sociali a far quadrato per la
scuola, bene della Nazione e certezza di futuro per il Paese.
La ringrazio se vorrà dare cortese riscontro alla presente istanza
e Le auguro di cuore un sempre proficuo lavoro per il bene di tutti gli
Italiani.
IL PRESIDE
Giuseppe
Adernò