Nei giorni scorsi hanno avuto l’individuazione
del ruolo sia i docenti inclusi negli
elenchi redatti a seguito dei concorsi ordinari,
indetti con il DM del 1999, sia i professori
che si trovano nella graduatoria ad esaurimento,
che hanno maturato il diritto alla nomina.
Però, come pubblicato in altre occasioni,
l’assegnazione della sede, sia pure provvisoria,
avrà luogo dal 20 al 23 agosto.
Le polemiche sono scaturite dal momento
che i docenti, pur vincitori di concorsi,
dovranno scegliere una cattedra che si trova
inclusa nell’organico di diritto e non di fatto.
La scelta porterebbe lo Stato al risparmio,
considerato che quasi tutte le cattedre che si
trovano nell’organico di fatto verrebbero assegnate
ai precari, che in questo caso avranno
la retribuzione fino a giugno, cioè al termine
dell’attività didattica.
Con questo sistema gli immessi nei ruoli
correrebbero il rischio di avere assegnata
una sede distante parecchi chilometri dal
posto di residenza. Insomma, verrebbero
danneggiati, sia i neo assunti in pianta stabile
nella scuola, che potrebbero finire in sedi
disagiate, che i docenti precari dal punto di
vista economico.
La Flc-Cgil scuola lo scorso anno scolastico,
in difesa dei docenti di ruolo per sedi assegnate
sull’organico di fatto, ha vinto alcuni
ricorsi giudiziari, pare che i ricorsi si ripetano
anche quest’anno.
A tal proposito il segretario del sindacato
ha detto: «La Flc Cgil rende noto che sarebbe
opportuno contemperare i bisogni di contenimento
della spesa pubblica con il diritto
dei lavoratori. Si corre doppio rischio. Da un
lato si fa aumentare il pendolarismo degli insegnanti
costringendoli a scuole obbligate e
dall’altro vi è il rischio serio che i precari si
trovino con posizioni stipendiali ridotte dal
momento che lavorerebbero fino a giugno,
cioè al termine dell’attività didattica. Occorre
impegnare il governo nazionale affinchè
questa problematica venga risolta. per questo
stiamo programmando una manifestazione
nazionale del precariato».
Come è noto, dal 20 al 23 settembre sono
gli insegnanti di ruolo a scegliere sull’organico
di diritto, mentre dal 24 tutti i precari
sull’organico di fatto. Ma, come si è detto, le
lamentele sono tante anche a livello sindacale.
Pare che il ministero in un primo momento
avesse dato la possibilità di scelta ai docenti
di ruolo anche sull’organico di fatto, ma nei
giorni scorsi avrebbe riconfermato la vecchia
normativa, cioè che gli insegnanti di ruolo
debbano scegliere sull’organico di diritti; solo
in caso di esaurimento di detto organico i
docenti di ruolo potrebbero attingere sull’organico
di fatto.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)