PUNTEGGIO DI MONTAGNA, L'INFINITO CAOS:QUALCUNO LO RIVALUTA
Data: Luned́, 13 agosto 2007 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


L’Usp di Salerno riabilita la supervalutazione incostituzionale
Punteggio di montagna, l’infinito supercaos  
Due lettori: “Il disagio c’è e noi abbiamo confidato nella legge”


Di Vincenzo Brancatisano

9 AGOSTO 2007 – Il superpunteggio di montagna, incostituzionale, condannato da quasi tutti gli ordini e i gradi della giuridizione italiana, tranne che da uno sporadico orientamento del Tar del Lazio, fa parlare di sé anche in estate (ma dov’è la novità?). L’Usp di Salerno, a differenza degli altri ex Provveditorati italiani, ha dato esecuzione ad alcune ordinanze sospensive del Tar del Lazio, restituendo i doppi punti a coloro ai quali erano stati decurtati in applicazione del Decreto Direttoriale del Ministero della Pubblica Istruzione che a sua volta aveva dato esecuzione a una sentenza della Corte Costituzionale che a gennaio scorso aveva sancito l’iilegittimità del doppio punteggio per violazione dei principi di uguaglianza e di buon andamento della pubblica Amministrazione. Le conseguenze di questo provvedimento sono immaginabili. Ce ne spiega una un lettore della testata vincenzobrancatisano.it, che riportiamo di seguito:
“Il  dirigente del CSA di Salerno per quanto riguarda le immissioni in ruolo della classe di concorso A049, che sono state undici (dieci dalla graduatoria di merito e una riservista) si è comportato in questo modo: a due colleghe che con il punteggio di montagna si trovavano in posizione utile per l'immissione in ruolo, ha corretto manualmente la posizione senza far firmare l'accettazione del ruolo e agli ultimi due colleghi della graduatoria, che erano stati convocati con regolare telegramma ha fatto firmare l'accettazione del ruolo con riserva, in attesa di una risposta del Consiglio di Stato, in quanto se il ricorso delle due colleghe con il punteggio di montagna andasse a buon fine, i colleghi che hanno accettato di firmare con riserva perderebbero automaticamente il ruolo. Il 2 agosto il CSA di Salerno ha, inoltre, pubblicato nella circolare n. 223 il Decreto riconoscimento servizio prestato in scuole di montagna per il personale docente elencando i  nominativi di tutti i colleghi a cui è stato riconosciuto il servizio prestato in scuole di montagna dal Tar del Lazio . Il giorno 22 agosto siamo stati convocati per la scelta della sede e non so come andrà a finire.
 
Continuano, dunque, i valzer di montagna, con provvedimenti che finiscono per gettare benzina sul fuoco e per creare ulteriori situazioni di disparità di trattamento. Il tutto in attesa dell’ennesimo dietrofront successivo all’ennesimo pronunciamento del Consiglio di Stato che darà luogo all’ennesimo rimescolamento delle carte. E siamo sicuri che non si mancherà di brandire il principio del “diritto acquisito”. Pubblichiamo qui di seguito il testo del provvedimento dell’Usp (perché continua a definirsi Csa?) di Salerno e due lettere di nostri lettori sempre sul tema del doppio punteggio.
 
 

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