Il mondo della scuola continua ad essere
in effervescenza. I problemi da risolvere, a
pochi giorni dall’inizio del nuovo anno
scolastico sono ancora tanti, tenuto conto
che entro il primo settembre tutto il personale
dovrà raggiungere il posto di lavoro.
Iniziamo con i presidi incaricati, che
l’ufficio scolastico provinciale aveva nominato
nei giorni scorsi. Il reclutamento dovrà
essere rifatto, dal momento che la direzione
regionale nei giorni scorsi ha nominato
altri 13 dirigenti scolastici di ruolo,
prelevandoli dal concorso ordinario,
di questi, tre sono catanesi. Considerato,
che uno di questi tre capi di istituto aveva
avuto l’incarico di presidenza, per cui trasformerà
il suo contratto da annuale ad
esaurimento, gli altri due dovranno occupare
i posti già assegnati ai presidi incaricati:
professori che per continuare a fare i
capi di istituto sarebbero costretti ad andare
fuori provincia o ritornare all’insegnamento.
Una soluzione quest’ultima
non gradita per due docenti che da qualche
anno hanno avuto l’incarico a preside.
Altro problema non risolto è quello dei
docenti immessi nei ruoli a seguito dei
concorsi ordinari indetti con il Dm del
1999. Il segretario provinciale dell’Uil
scuola, Sandro Zammataro, spiega che la
data dell’assegnazione della sede provvisoria,
fissata dal 20 al 23 agosto, dovrebbe
essere spostata, dal momento che tutte le
rinunce di professori già nominati non
sono pervenute, per cui, potrebbe verificarsi
che gli abbandoni pervenuti dopo la
data di convocazione, potessero ledere i
diritti nell’assegnazione delle sedi dei
nuovi docenti di ruolo. Infine, vi è la questione
della scelta su cattedre dell’organico
di diritto da parte dei docenti di ruolo,
mentre i precari dovrebbero scegliere su
cattedre dell’organico di fatto, con le conseguenze
che i precari potrebbero avere
una sede vicina alla loro residenza, mentre
i docenti di ruolo potranno optare solo
su sedi distanti.
Zammataro propone che: «I docenti di
ruolo abbiano la possibilità di scelta sia su
cattedre di diritto, che di fatto. Le cattedre
di fatto scelte verrebbero trasformate su
cattedre di diritto, con retribuzione fino al
30 giugno invece che al 30 agosto, per cui
la spesa da sostenere non subirebbe modifiche». Ma ancora, quasi tutto è "in alto
mare".
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)