03.08.2007. Anche la Cgil scuola è contraria al rinvio del dimensionamento
della rete scolastica. Il segretario provinciale del
sindacato, Tomasello, in un comunicato ha ribadito che:
«Ampie porzioni di territorio catanese non hanno la scuola
superiore, che esistono istituzioni scolastiche sovradimensionate,
dove vi sono problemi non solo di organizzazione
didattica, ma anche di sicurezza. La Cigil si batterà
per coniugare il diritto allo studio con l’efficacia e l’efficienza
dell’organizzazione scolastica e del territorio».
Tomasello, nel comunicato tiene a precisare che «Coloro
i quali hanno partecipato alle trattative per conto di Cgl -
Snadis sono soggetti che hanno il maggior numero di consensi
alle elezioni delle Rsu e raccolgono il numero massimo
di adesioni fra i dirigenti scolastici».
A conclusione dei tanti interventi da parte di assessori
comunali e provinciali, sindacati della scuola e associazioni,
sul dimensionamento della rete scolastica nella nostra
provincia, c’è da dire che è ormai certo che Snals, Cisl,
Uil, Gilda sono per il rinvio della problematica, pur riconoscendo
che vi sono istituti sovradimensionati ed altri
sottodimensionati. I sindacati riconoscono, infatti, che
vi sono scuole con circa 2.000 alunni, però, considerato
che l’ultima realizzazione della rete scolastica risale all’agosto
del 2000, e che da allora ad oggi non si è intervenuti,
non bisognerà avere fretta così da evitare inutili ed improduttivi
aggiustamenti, ma avere più tempo per realizzare
un piano generale di razionalizzazione. Concordano,
quindi, con l’assessore provinciale Ferro, che in un recente
incontro con le forze sindacali ha evidenziato la necessità
del rinvio per consentire un ulteriore monitoraggio
del territorio, anche alla luce dei flussi migratori della popolazione
scolastica provinciale.
Da parte sua l’Anp è per un urgente piano di razionalizzazione.
Secondo il presidente dell’associazione, Indelicato:
«Si dovrebbe raggiungere una convergenza tra interessi
dei lavoratori, interessi dell’utenza e della città». Pare
che l’assessore Ferro, a settembre, voglia concordare con
le forze sindacali il piano di dimensionamento e razionalizzazione
per le scuole di competenza della provincia. La
cosa certa è che a nessuno sfugge il problema che, soprattutto
gli istituti superiori "scoppiano". Se si dovesse rispettare
la normativa, che prevede un massimo di 900
alunni, si potrebbero istituire più istituti. Ovviamente, bisognerà
studiare un piano razionale dove non vengano
soppresse scuole di base e tutto il personale conservi il
posto di lavoro. E in merito, gli Enti locali dovranno avanzare
presto le loro proposte di dimensionamento.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)