La Cgil contro il rinvio del dimensionamento della rete scolastica
Data: Sabato, 04 agosto 2007 ore 09:26:11 CEST
Argomento: Rassegna stampa


03.08.2007. Anche la Cgil scuola è contraria al rinvio del dimensionamento della rete scolastica. Il segretario provinciale del sindacato, Tomasello, in un comunicato ha ribadito che: «Ampie porzioni di territorio catanese non hanno la scuola superiore, che esistono istituzioni scolastiche sovradimensionate, dove vi sono problemi non solo di organizzazione didattica, ma anche di sicurezza. La Cigil si batterà per coniugare il diritto allo studio con l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione scolastica e del territorio».

Tomasello, nel comunicato tiene a precisare che «Coloro i quali hanno partecipato alle trattative per conto di Cgl - Snadis sono soggetti che hanno il maggior numero di consensi alle elezioni delle Rsu e raccolgono il numero massimo di adesioni fra i dirigenti scolastici».

A conclusione dei tanti interventi da parte di assessori comunali e provinciali, sindacati della scuola e associazioni, sul dimensionamento della rete scolastica nella nostra provincia, c’è da dire che è ormai certo che Snals, Cisl, Uil, Gilda sono per il rinvio della problematica, pur riconoscendo che vi sono istituti sovradimensionati ed altri sottodimensionati. I sindacati riconoscono, infatti, che vi sono scuole con circa 2.000 alunni, però, considerato che l’ultima realizzazione della rete scolastica risale all’agosto del 2000, e che da allora ad oggi non si è intervenuti, non bisognerà avere fretta così da evitare inutili ed improduttivi aggiustamenti, ma avere più tempo per realizzare un piano generale di razionalizzazione. Concordano, quindi, con l’assessore provinciale Ferro, che in un recente incontro con le forze sindacali ha evidenziato la necessità del rinvio per consentire un ulteriore monitoraggio del territorio, anche alla luce dei flussi migratori della popolazione scolastica provinciale.

Da parte sua l’Anp è per un urgente piano di razionalizzazione. Secondo il presidente dell’associazione, Indelicato: «Si dovrebbe raggiungere una convergenza tra interessi dei lavoratori, interessi dell’utenza e della città». Pare che l’assessore Ferro, a settembre, voglia concordare con le forze sindacali il piano di dimensionamento e razionalizzazione per le scuole di competenza della provincia. La cosa certa è che a nessuno sfugge il problema che, soprattutto gli istituti superiori "scoppiano". Se si dovesse rispettare la normativa, che prevede un massimo di 900 alunni, si potrebbero istituire più istituti. Ovviamente, bisognerà studiare un piano razionale dove non vengano soppresse scuole di base e tutto il personale conservi il posto di lavoro. E in merito, gli Enti locali dovranno avanzare presto le loro proposte di dimensionamento.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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