La Flc Cgil della Sicilia denuncia il taglio di 370 posti
di lavoro operato dalla direzione regionale della
Pubblica istruzione sull’organico del personale di
sostegno. «Inoltre – è scritto in un documento del
sindacato – denunciamo la mancata applicazione
delle normative in materia di formazione delle
classi, che ha determinato un sovraffollamento delle
classi, rendendo precarie le condizioni di vivibilità
e di apprendimento e limitando l’autonomia
delle scuole che hanno prerogative sullo sdoppiamento
delle classi».
«A fronte della richiesta di 500 posti di personale
di sostegno avanzate dai dirigenti scolastici -sottolinea
la Flc Cgil – la cui documentazione richiesta
è stata ritenuta adeguata dagli uffici scolastici provinciali,
l’amministrazione regionale della pubblica
istruzione ha autorizzato l’utilizzo di soli 130 posti
di sostegno in Sicilia. La scelta del direttore regionale
penalizza fortemente gli alunni diversamente
abili che vedranno compromesso il loro diritto allo
studio. Ancora una volta la logica ragionieristica del
ministero della pubblica istruzione nella definizione
dell’organico della scuola penalizza la qualità
della scuola siciliana e i diritti degli alunni».
«La Flc Cgil – concludono i sindacalisti – intraprenderà,
insieme alle altre organizzazioni sindacali
e alle associazione dei disabili, iniziative di protesta
e di mobilitazione nei confronti del ministero
della Pubblica istruzione e della Regione siciliana
per garantire il diritto degli alunni ad avere una
scuola vivibile, funzionante e di qualità maggiore».
(da www.lasicilia.it)