Anp e Asasi: «La scuola catanese è sofferente per strutture e servizi obsoleti»
L’associazione nazionale presidi di Catania (Anp) e l’Asasi
(Associazione siciliana scuole autonome) invitano il nuovo
assessore alle politiche scolastiche del comune di Catania,
Giuseppe Arena, e l’assessore provinciale Margherita
Ferro «ad attivarsi con urgenza per la realizzazione del dimensionamento
della rete scolastica, evitando altri rinvii».
A tal proposito, il professore Salvatore Indelicato, che dirige Anp di Catania, aggiunge che «la scuola catanese è in sofferenza
e patisce uno squilibrio negli organici delle classi
a causa dei flussi notevoli che negli ultimi sei anni hanno
scompensato i vari ordini di scuola e, all’interno di ogni settore,
i vari quartieri. Siamo davanti ad uno svuotamento di
alcune scuole di base della città a fronte di un sovraffollamento
di alcuni licei che scoppiano e reclamano a gran voce
più umane dimensioni e più praticabili offerte formative.
Per questo si battono tutti i presidi che agiscono nelle
vesti di legali rappresentanti delle scuole e di portatori delle
istanze degli organi collegiali che si sono tutti espressi
per modificare l’impianto arretrato ed obsoleto della logistica». Indelicato a tal proposito invita il nuovo assessore alla
Pubblica istruzione del comune di Catania e il suo collega
della provincia a presentare entro il primo settembre all’ufficio
scolastico provinciale la loro proposta autonoma
di dimensionamento rispettivamente delle scuole di base
e delle scuole secondarie superiori della città. D’altra parte,
secondo Indelicato, l’assessore regionale alla Pubblica
Istruzione nella sua circolare del 18 luglio, n. 6127 evidenzia
«la ferma volontà di continuare nella meritoria azione
politica di dotare la Sicilia di un apparato formativo moderno
e attuale».
L’Anp sostiene che in particolare le scuole di
periferia e ubicate nei quartieri a rischio chiedono «con forza
la comprensivizzazione delle strutture, ove possibile, e
l’istituzione di un apparato scolastico moderno a Librino,
un quartiere che necessita anche di servizi scolastici e
formativi». Indelicato conclude invitando il dirigente dell’ufficio
scolastico provinciale «a sollecitare per parte sua
e a convocare entro settembre il consiglio scolastico provinciale
e a predisporre comunque, se ci dovesse essere
una omissione generalizzata, un proprio piano da trasmettere
a Palermo».
Insomma, l’Anp conferma la sua posizione:
fare subito il dimensionamento della rete scolastica
nella nostra provincia enon rinviarlo all’anno scolastico
2009-2010. Da parte loro Cisl, Snals, Uil, Gilda continuano
ad essere dell’idea di intervenire, ma con i tempi necessari
e tutti gli elementi utili, per creare le condizioni di stabilità
degli istituti scolastici garantendo così l’efficacia e
l’efficienza del sistema formativo nella nostra provincia; il
che significa non agire frettolosamente, ma tener conto dei
bisogni delle singole realtà territoriali nell’ambito di un
piano generale di razionalizzazione della rete scolastica.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)