Continua a far discutere la vicenda
che vede vari distretti delle Asl della
provincia di Catania, determinate nella
richiesta di pagamento delle visite
fiscali effettuate nei confronti di personale
scolastico assente per motivi di
salute. Da più di un anno la questione
ha visto le istituzioni scolastiche impegnate
nella dimostrazione di un diritto
che le Asl non vogliono riconoscere,
ritenendo che per ogni visita
effettuata le scuole debbano corrispondere
un importo di circa 25 euro.
Tenuto conto delle numerose visite
fiscali richieste nel corso di un anno,
l’ammontare complessivo per ciascuna
istituzione scolastica raggiunge livelli
di spesa consistenti, che però non
possono essere corrisposti dal momento
che le scuole non ricevono risorse
finalizzate a tale scopo. Nei mesi
scorsi l’Andis (Associazione nazionale
dirigenti scolastici) di Catania ha
assunto una posizione di netto rifiuto
alla richiesta dei pagamenti, poiché
l’effettuazione delle visite viene considerata
quale prestazione che le Asl
devono assicurare alle pubbliche amministrazioni.
Tale posizione è stata,
fra l’altro, confermata dalle disposizioni
emanate dall’ufficio scolastico regionale,
che ha recapitato ai dirigenti
una nota nella quale si sostiene la gratuità
delle visite. Recentemente è stato
diffuso anche un parere del ministero
della Salute, nel quale la gratuità
delle visite viene confermata in
maniera inequivocabile. Nonostante
tutto, però, le Asl non hanno affatto
mutato la loro posizione e stanno recapitando
alle scuole le fatture - in
qualche caso di migliaia di euro - pretendendone
il pagamento.
Il presidente dell’Andis, Nino Prastani
ha detto: «Non possiamo che
confermare la nostra posizione, anzi
consigliamo ai dirigenti scolastici di
non emettere mandati di pagamento
a favore delle Asl, in quanto ciò comporterebbe
per i capi di istituto assunzioni
di responsabilità patrimoniali.
Non comprendiamo le ragioni di
tanta ostinata pretesa, ma non possiamo
che continuare ad opporci e ciò
sarà fatto anche nel caso in cui, di
fronte al mancato pagamento delle
fatture, le Asl tentassero azioni esecutive.
Dopo la pubblicazione della risposta
del ministero della Salute sulla
gratuità delle visite, un’eventuale
conferma dell’atteggiamento da parte
delle Asl diverrebbe senz’altro un’inutile
richiesta, capace di far scaturire
soltanto complicazioni burocratiche
ed inopportune azioni contenziose».
Insomma, un problema che dovrà
essere risolto prima dell’inizio del
prossimo anno scolastico, considerato
anche il fatto che, tra personale docente
ed Ata, le richiesta di congedo
per malattia sono tantissime.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)