Docenti e personale assenti per motivi di salute: chi deve pagare le prestazioni per le Visite Asl?
Data: Mercoledì, 25 luglio 2007 ore 19:31:49 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Continua a far discutere la vicenda che vede vari distretti delle Asl della provincia di Catania, determinate nella richiesta di pagamento delle visite fiscali effettuate nei confronti di personale scolastico assente per motivi di salute. Da più di un anno la questione ha visto le istituzioni scolastiche impegnate nella dimostrazione di un diritto che le Asl non vogliono riconoscere, ritenendo che per ogni visita effettuata le scuole debbano corrispondere un importo di circa 25 euro.

Tenuto conto delle numerose visite fiscali richieste nel corso di un anno, l’ammontare complessivo per ciascuna istituzione scolastica raggiunge livelli di spesa consistenti, che però non possono essere corrisposti dal momento che le scuole non ricevono risorse finalizzate a tale scopo. Nei mesi scorsi l’Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici) di Catania ha assunto una posizione di netto rifiuto alla richiesta dei pagamenti, poiché l’effettuazione delle visite viene considerata quale prestazione che le Asl devono assicurare alle pubbliche amministrazioni.

Tale posizione è stata, fra l’altro, confermata dalle disposizioni emanate dall’ufficio scolastico regionale, che ha recapitato ai dirigenti una nota nella quale si sostiene la gratuità delle visite. Recentemente è stato diffuso anche un parere del ministero della Salute, nel quale la gratuità delle visite viene confermata in maniera inequivocabile. Nonostante tutto, però, le Asl non hanno affatto mutato la loro posizione e stanno recapitando alle scuole le fatture - in qualche caso di migliaia di euro - pretendendone il pagamento.

Il presidente dell’Andis, Nino Prastani ha detto: «Non possiamo che confermare la nostra posizione, anzi consigliamo ai dirigenti scolastici di non emettere mandati di pagamento a favore delle Asl, in quanto ciò comporterebbe per i capi di istituto assunzioni di responsabilità patrimoniali.

Non comprendiamo le ragioni di tanta ostinata pretesa, ma non possiamo che continuare ad opporci e ciò sarà fatto anche nel caso in cui, di fronte al mancato pagamento delle fatture, le Asl tentassero azioni esecutive.

Dopo la pubblicazione della risposta del ministero della Salute sulla gratuità delle visite, un’eventuale conferma dell’atteggiamento da parte delle Asl diverrebbe senz’altro un’inutile richiesta, capace di far scaturire soltanto complicazioni burocratiche ed inopportune azioni contenziose».

Insomma, un problema che dovrà essere risolto prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, considerato anche il fatto che, tra personale docente ed Ata, le richiesta di congedo per malattia sono tantissime.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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