Genitori in lotta contro la dispersione scolastica: «Più scuole, più civiltà».
Data: Martedì, 24 luglio 2007 ore 20:09:28 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Ha avuto luogo, presso il circolo didattico Battisti di Catania, una riunione d’area per la lotta alla dispersione scolastica promossa dai genitori degli alunni frequentanti le scuole dei quartieri S.Cristoforo, Fortino e Angeli Custodi. Nel corso dell’incontro le famiglie del comitato hanno ribadito la necessità urgente di istituire nuove scuole medie nel territorio, considerato che, a fronte della presenza di oltre duemila ragazzi dai tre ai dieci anni, la scuola secondaria di primo grado in atto funzionante è solo una. I genitori intervenuti hanno fatto presente ai rappresentanti delle scuole Battisti, Tempesta, Caronda, che mai come adesso la comunità sente il bisogno di migliorare le condizioni di vita nel quartiere.

Più civiltà per la città significa anche avere più scuole e dunque meno cronaca nera sul giornale. Le proposte sono state già presentate all’amministrazione comunale che dovrà predisporre entro il primo settembre il piano da presentare all’ufficio scolastico provinciale. Hanno presenziato all’incontro il vice sindaco Giuseppe Arena, che ha encomiato i docenti e dirigenti scolastici presenti per l’impegno ed il lavoro svolto. Il consigliere comunale Puccio La Rosa, che ha ritenuto ottima la proposta del comitato dei genitori, fatta propria dall’osservatorio d’area contro la dispersione scolastica. Molto gradita la partecipazione dell’ispettore capo della squadra Mobile Pietro Gambuzza, che ha espresso l’apprezzamento per l’impegno di scuola e famiglia unite nella lotta all’illegalità promettendo il proprio sostegno all’iniziativa.

In sintesi, il comitato dei genitori chiede: «Che i propri figli possano frequentare la scuola primaria e secondaria di primo grado e superiore senza doversi spostare dal proprio quartiere; possano seguire meglio i loro figli senza dividerli fra più scuole, anche lontane fra loro, con il rischio che possano evadere l’obbligo scolastico; che le scuole di detti quartieri diventino istituti comprensivi e che la soluzione del problema dimensionamento non venga più rinviata». I genitori non vogliono che giornali parlino dei loro quartieri solo nelle pagine di cronaca nera ignorando quanto di buono le famiglie e i ragazzi fanno ogni giorno e quanto di meglio si potrebbe fare migliorando il servizio scolastico.

Da detta riunione, quindi, si evince che ormai è indispensabile affrontare con urgenza il dimensionamento e la razionalizzazione della rete scolastica e che, quindi, non venga più rinviato. Solo così quartieri in cui l’evasione all’obbligo scolastico raggiunge preoccupanti percentuali potranno avere più scuole.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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