23.07.2007. L’assessore comunale alle politiche scolastiche
Giuseppe Maimone interviene
sull’accesa polemica relativa al rinvio
al 2009-10 del dimensionamento della
rete scolastica ripercorrendo l’iter di
questa decisione.
«Nel rispetto della nota del maggio
scorso dell’assessore Leanza e alle direttive
in essa contenute - scrive Maimone
in una sua nota - l’assessorato alle politiche
scolastiche ha promosso vari incontri
sia con i dirigenti scolastici sia
con il tavolo di confronto con le organizzazioni
sindacali di categoria, avviando
le procedure per l’acquisizione di atti
necessari al fine di elaborare apposita
proposta da inoltrare al competente ufficio
scolastico provinciale per i successivi
consequenziali adempimenti.
Nella
seduta del tavolo di confronto del 16
scorso, tenutasi nella sede dell’assessorato
comunale alle politiche scolastiche
- incontro al quale erano presenti i
rappresentanti delle sigle sindacali della
scuola, gli assessori comunale e provinciale, Maimone e Ferro, i dirigenti
alla Pubblica istruzione dei due enti Augusta Manuele e Margherita Motta - è
stata evidenziata, anche dall’assessore
Ferro, l’esigenza di un rinvio del termine
stabilito per consentire alle parti un
più ampio riesame della realtà esistente
nel territorio, con esplicito invito ai
due assessori comunale e provinciale a
rappresentare tale necessità all’on.
Leanza.
Le sigle sindacali ANP e Cgil
hanno sostenuto l’opportunità di proseguire
l’analisi delle problematiche inerenti
il dimensionamento e la razionalizzazione
della rete scolastica al fine di
pervenire all’individuazione di adeguate
soluzioni. Le iniziative promosse dall’assessorato
alle politiche scolastiche
del comune di Catania hanno stimolato
il mondo della scuola a confrontarsi per
affrontare le varie problematiche, difficili
e complesse, emerse e rappresentate
da tutti gli interessati. E’ ovvio - conclude
Maimone - che tutto ciò richiede
un impegno notevole ed un’analisi attenta
ed approfondita delle indicazioni
e segnalazioni che continuano a pervenire
dalle scuole e dai consequenziali
confronti, per cui l’assessorato sta continuando
a lavorare alacremente ed incessantemente
per giungere ad una
proposta il più possibile rispondente
alle esigenze della realtà attuale e
proiettata anche in prospettiva futura».
Per il prof. Tomasello, segretario provinciale
della Cgil scuola, «gli enti locali
sono incapaci di programmare per
cui, nelle scuole di base, le sezioni a
tempo pieno e ad orario diffuso nella
scuola primaria rimangono un sogno.
Nella scuola secondaria di secondo grado
va ancora peggio, con istituti sovraffollati,
mentre alcune zone della
città non sanno cosa sia una scuola superiore.
L’amministrazione provinciale
ha sempre una ragione per bloccare e
posticipare le trattative». Insomma, rinviare
al 2010 la soluzione del dimensionamento
e razionalizzazione della rete
scolastica significa continuare a lasciare
insoluti i problemi della scuola, specie
nella secondaria di secondo grado,
con istituti che da anni hanno superato
il limite massimo di iscrizioni( 900) previsto
dalla normativa.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)