Superiori: squilibri nelle iscrizioni. Botta e risposta con Maimone sui motivi del rinvio del ridimensionamento
Data: Martedì, 24 luglio 2007 ore 20:07:22 CEST
Argomento: Rassegna stampa


23.07.2007. L’assessore comunale alle politiche scolastiche Giuseppe Maimone interviene sull’accesa polemica relativa al rinvio al 2009-10 del dimensionamento della rete scolastica ripercorrendo l’iter di questa decisione.

«Nel rispetto della nota del maggio scorso dell’assessore Leanza e alle direttive in essa contenute - scrive Maimone in una sua nota - l’assessorato alle politiche scolastiche ha promosso vari incontri sia con i dirigenti scolastici sia con il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, avviando le procedure per l’acquisizione di atti necessari al fine di elaborare apposita proposta da inoltrare al competente ufficio scolastico provinciale per i successivi consequenziali adempimenti.

Nella seduta del tavolo di confronto del 16 scorso, tenutasi nella sede dell’assessorato comunale alle politiche scolastiche - incontro al quale erano presenti i rappresentanti delle sigle sindacali della scuola, gli assessori comunale e provinciale, Maimone e Ferro, i dirigenti alla Pubblica istruzione dei due enti Augusta Manuele e Margherita Motta - è stata evidenziata, anche dall’assessore Ferro, l’esigenza di un rinvio del termine stabilito per consentire alle parti un più ampio riesame della realtà esistente nel territorio, con esplicito invito ai due assessori comunale e provinciale a rappresentare tale necessità all’on. Leanza.

Le sigle sindacali ANP e Cgil hanno sostenuto l’opportunità di proseguire l’analisi delle problematiche inerenti il dimensionamento e la razionalizzazione della rete scolastica al fine di pervenire all’individuazione di adeguate soluzioni. Le iniziative promosse dall’assessorato alle politiche scolastiche del comune di Catania hanno stimolato il mondo della scuola a confrontarsi per affrontare le varie problematiche, difficili e complesse, emerse e rappresentate da tutti gli interessati. E’ ovvio - conclude Maimone - che tutto ciò richiede un impegno notevole ed un’analisi attenta ed approfondita delle indicazioni e segnalazioni che continuano a pervenire dalle scuole e dai consequenziali confronti, per cui l’assessorato sta continuando a lavorare alacremente ed incessantemente per giungere ad una proposta il più possibile rispondente alle esigenze della realtà attuale e proiettata anche in prospettiva futura».

Per il prof. Tomasello, segretario provinciale della Cgil scuola, «gli enti locali sono incapaci di programmare per cui, nelle scuole di base, le sezioni a tempo pieno e ad orario diffuso nella scuola primaria rimangono un sogno. Nella scuola secondaria di secondo grado va ancora peggio, con istituti sovraffollati, mentre alcune zone della città non sanno cosa sia una scuola superiore.

L’amministrazione provinciale ha sempre una ragione per bloccare e posticipare le trattative». Insomma, rinviare al 2010 la soluzione del dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica significa continuare a lasciare insoluti i problemi della scuola, specie nella secondaria di secondo grado, con istituti che da anni hanno superato il limite massimo di iscrizioni( 900) previsto dalla normativa.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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