SCUOLA, COSI' CAMBIANO LE VACANZE
Data: Domenica, 22 luglio 2007 ore 10:14:09 CEST
Argomento: Comunicati


da Repubblica
Venerdì, 20 Luglio 2007

Scuola, così cambiano le vacanze

Il ministro dell´Istruzione pronto a presentare il nuovo calendario alle Regioni "Così si rilancia il turismo"
Restano i 200 giorni l´anno di lezione ma tra un quadrimestre e l´altro ci saranno più interruzioni
Lo scoglio delle amministrazioni locali, già critiche un anno fa
SALVO INTRAVAIA

ROMA - In arrivo la rivoluzione delle vacanze scolastiche. L´accordo c´è. Ora occorre superare gli ostacoli politici e tecnici. Il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, raccoglie l´invito del collega dei Beni culturali, Francesco Rutelli, sulla rimodulazione del calendario scolastico per ‘destagionalizzare´ i flussi dei vacanzieri e rilanciare l´industria del turismo in Italia. «Presenterò alla conferenza Stato-regioni una linea guida sul calendario scolastico», ha annunciato ieri l´inquilino di viale Trastevere a margine di un seminario della Margherita, svoltosi a Palermo.
«Ferma restando la data degli esami di maturità - spiega Fioroni - e i 200 giorni di lezione annui, in base a queste linee guida le regioni potranno valutare la possibilità di allungare le vacanze di Natale o di Pasqua. Ciò nell´interesse delle famiglie e del sistema Paese e soprattutto dei ragazzi che potranno trarre giovamento da pause più lunghe nelle lezioni tra un quadrimestre e l´altro». Quella di modificare la scansione delle vacanze scolastiche è una vecchia idea del vicepremier Rutelli, lanciata lo scorso anno, che adesso sembra realizzabile. Il primo scoglio da superare è quello delle regioni, che in materia hanno sovranità assoluta.
Tutti i governatori italiani, in particolar modo quelli delle cosiddette regioni turistiche, saranno d´accordo ad anticipare l´ingresso in aula degli alunni? E ammesso che lo siano è possibile garantire i 200 giorni di lezione, stabiliti dalle norme in vigore, evitando che gli esami di Stato si protraggano a fine luglio o ad agosto? In linea teorica, sulla scorta dei calendari scolastici per il 2007/2008 già approvati dalle varie regioni, i margini per realizzare il sogno del titolare della Cultura ci sono.
Quest´anno, infatti, la prima campanella suonerà il 10 settembre per gli alunni di Lombardia, Molise, Piemonte, provincia di Bolzano, Val d´Aosta e Veneto. Gli ultimi a fare il loro ingresso in classe, il 18 settembre, saranno gli alunni siciliani. In quasi tutte le regioni i portoni si chiuderanno sabato 7 giugno 2008 e gli esami di stato inizieranno con la prova di italiano mercoledì 18 giugno.
In mezzo ci saranno due interruzioni: le vacanze di Natale, dal 23/24 dicembre al 6 gennaio. E quelle di Pasqua, dal 20 al 25 marzo. La proposta di Rutelli è di prolungare la pausa pasquale e introdurre un´altra interruzione delle attività didattiche pari a circa una settimana.
Già quest´anno il Veneto ha dimostrato che è possibile calare nel calendario scolastico due ponti: Ognissanti (2 e 3 novembre) e 25 aprile (25 e 26 aprile); e una vacanza invernale alla francese, dal 3 al 6 febbraio. In effetti, anticipando l´ingresso in aula al 5 settembre 2008 e chiudendo l´anno scolastico 2008/2009 il 6 giugno 2009, è possibile fare tre pause più lunghe senza scendere sotto i 200 giorni di lezione. Con due settimane di interruzione per le vacanze di Natale (dal 24 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009), una pausa per le vacanze invernali (dal 15 al 22 febbraio Carnevale compreso) e 12 giorni di vacanze di Pasqua: dall´8 al 19 aprile 2009.
Resterebbero 203 giorni di lezione o uno in meno, se la festa del santo patrono cade durante i nove mesi di scuola. Con la maturità che nel 2009 dovrebbe prendere il via il 17 giugno. Quello che gira intorno alla scuola, per il settore turistico-alberghiero, è un settore potenzialmente interessante con i suoi 726mila insegnanti, un milione e 100 mila addetti ai lavori e 7 milioni e 800 mila alunni che potrebbero nelle vacanze scolastiche spostarsi con le famiglie in giro per le città d´arte e le località sciistiche.







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