Partire da un brainstorming sul tema
della mafia e giungere alla formulazione
di un’indagine statistica su ciò che il
resto dell’Europa pensa della Sicilia, dei
siciliani e della malavita. Partire da un
laboratorio e giungere alla produzione
di un documentario su Cosa Nostra trasmesso
addirittura su «RaiEducational».
Il Boggio Lera non è certo nuovo a simili
iniziative e svariate volte nel corso
degli anni scolastici ha aderito a progetti
promossi dal canale satellitare in favore
delle scuole, della libera creatività e
dello sfruttamento, a fini formativi, dei
mezzi televisivi. Questa volta è toccato
alla IV CL del noto liceo scientifico bucare
l’etere per mandare in onda il video
dal titolo «Casa nostra».
Una bella provocazione di cui abbiamo
discusso con il prof. Nino De Cristofaro,
docente di storia e filosofia, tra i responsabili
dell’attività.
Attività per la
quale è stato impiegato
anche il
15% dell’orario scolastico,
per procedere
alle riprese e
alla registrazione.
Con buona pace
del resto degli insegnanti e del preside,
Giovanni Torrisi, pronto ad appoggiare e
promuovere iniziative che vadano a
sommarsi alla ordinaria formazione ed
educazione curriculare, ai fini del raggiungimento
di obiettivi educativi complessivi.
«Il dvd Casa Nostra,
già trasmesso
sul canale satellitare,
e prossimo
alla trasmissione
sulla rai nazionale
documenta non
solo il risultato di
sondaggi eseguiti dagli allievi della IV
CL, ma anche il corso degli incontri e
delle interviste esterne che i ragazzi
hanno realizzato con Giovanni Impastato,
fratello di Peppino, con il magistrato
Marisa Acagnino, con i detenuti
del carcere minorile di Bicocca, con il
mensile l’Isola Possibile, con i membri
del Centro Astalli, che è attualmente
l’unica associazione a essere ospitata in
una struttura proveniente dai beni confiscati
alla mafia - spiega Nino De Cristofaro
- Soprattutto, con grande soddisfazione,
abbiamo potuto toccare con mano
il forte coinvolgimento attivo ed
emotivo manifestato dai ragazzi, non
solo durante le fasi più stimolanti e divertenti
delle riprese, ma durante l’intera
preparazione dell’indagine su un
campione di studenti provenienti da diversi
stati europei».
E in effetti è semplice e scontato comprendere
l’interesse di Raieducational
per questo video. Un video che si presenta
innanzitutto come metodologicamente
puntuale nel descrivere, attraverso
la creazione di grafici, la "ricezione"
della Sicilia all’estero: insomma come
i ragazzi francesi o inglesi immaginano
la vita e l’atteggiamento dei coetanei
siciliani.
E i risultati sono allarmanti e disarmanti.
Più del 40% del campione europeo
crede che i ragazzi siciliani portino
con sé un piccolo coltello prima di uscire
di casa. Per non parlare invece dell’ignoranza
generalizzata ancora esistente
sul tema e sui nomi e i fattori determinanti
del fenomeno mafioso. La stessa
ignoranza foriera di pregiudizi e preconcetti
messa allo scoperto, discussa e
criticata dal lavoro dei giovani studenti.
Il video è attualmente visibile sul sito
www.fuoriclasse.rai.it.
ALESSANDRA BELFIORE
(da www.lasicilia.it)