Si è tenuto nell’assessorato alle Politiche
scolastiche, diretto da Giuseppe
Maimone, un tavolo di confronto composto
dai segretari provinciali dei sindacati
della scuola, dagli assessori Giuseppe
Maimone (Comune) e Margherita
Ferro (Provincia), dai dirigenti scolastici
Augusta e Motta. Si è trattato di
un incontro, forse conclusivo, sul dimensionamento
e razionalizzazione
della rete scolastica. La cui soluzione
darebbe un assetto definitivo a tutta la
scuola catanese.
Dopo un ampio dibattito, con interventi
da parte di tutti, è stata riconosciuta
l’esigenza di rinviare il termine
già stabilito (anno scolastico 2008-
2009) per la presentazione delle proposte
relative al dimensionamento
della rete scolastica nella nostra provincia.
La motivazione è scaturita dal
fatto che, ad avviso delle organizzazioni
sindacali, sarebbe stato più opportuno
consentire alle parti un più
attento riesame della realtà esistente
nel territorio. Detta esigenza è nata dal
momento che l’assessore Ferro ha intrapreso negli istituti superiori alcune
iniziative e sperimentazioni che necessitano
di verifica e riscontro da parte
dell’utenza.
L’assetto della scuola di base è di
competenza del Comune di Catania,
mentre quella degli istituti superiori
della Provincia regionale. In definitiva,
dall’esito del tavolo di confronto si è disposto
di fare richiesta all’assessore
regionale Lino Leanza del rinvio, cioè
non più dal 2008-2009. Ora, quindi,
dovrà essere Leanza a formalizzare la
richiesta delle organizzazioni sindacali
per far decorrere il dimensionamento,
come si è detto, dall’anno scolastico
2009-2010, affinché Comune e
Provincia abbiano più tempo per predisporre
un piano più organico. Sia per
le scuole di base come per gli istituti
superiori. La recente circolare dell’assessore
Leanza aveva indicato il primo
agosto del 2007 quale termine ultimo
per la trasmissione delle proposte di
dimensionamento della rete scolastica
da parte degli Enti locali agli uffici scolastici
provinciali e quindi all’assessorato
regionale; termine che a questo
punto dovrebbe essere spostato. Leanza
nel suo provvedimento aveva
espressamente rilevato che «l’evoluzione
della scuola siciliana e quindi
catanese in quest’ultimi anni e l’analisi
delle diverse realtà territoriali locali
impongono di porre in essere interventi
di dimensionamento e razionalizzazioni
e il grado di garantire apprezzabili
livelli qualitativi nell’erogazione
del servizio scolastico».
Senza dubbio, le motivazioni per il
rinvio potrebbero essere anche valide,
ma bisogna dire altrettanto che le
scuole catanesi necessitano di urgenti
interventi. Basti pensare agli istituti
sovradimensionati, con oltre 2.000
alunni, scuole sottodimensionate, inoltre,
anche in sede di iscrizioni per il
prossimo anno scolastico negli istituti
superiori, per mancanza di spazi alcuni
alunni non trovano il posto scuola, in
questi casi l’orientamento verso un determinato
indirizzo di studi va a farsi
benedire.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)