Premiazione in grande stile per gli studenti
dei corsi serali dell’Istituto tecnico
industriale "Archimede". «Il riconoscimento
- spiega la Concetta Alvaro, vicepreside
dell’Istituto - è legato all’eccellenza
raggiunta dai nostri allievi anche
per quanto riguarda la realizzazione di
numerose attività extracurricolari. Dal
teatro alla musica, dai cortometraggi ai
prototipi sperimentali di robotica». Nella
cornice del chiostro secentesco della
chiesa di Santa Maria del Gesù, nota ai
più come chiesa di San Pasquale, autorità
e docenti fanno il punto sull’importanza
della formazione permanente, o "lifelong
learning". «L’offerta della scuola -
prosegue Concetta Alvaro - è molto ampia.
Elettronica e telecomunicazioni,
informatica, termotecnica ed elettrotecnica
sono i corsi che rispondono alla domanda
di indirizzi davvero professionalizzanti
sia per coloro che non hanno
ancora conseguito il diploma e scelgono
di frequentare la scuola, sia per chi ha la
necessità o il desiderio di riqualificare il
proprio titolo di studio».
All’affermazione della professoressa,
fanno eco il discorso introduttivo della
preside dell’istituto Romana Romano,
del questore Michele Capomacchia e
dell’assessore alla Cultura Giuseppe Maimone
che si soffermano alle ragioni della
contestualizzazione della manifestazione.
Il chiostro secentesco, infatti, di
pertinenza dell’istituto "Archimede" e
gli affreschi di poco posteriori sono in attesa
di essere restaurati. La storia del
chiostro francescano è avvincente come
un romanzo. Unico "sopravvissuto" dei
due chiostri originali del convento francescano,
il chiostro è inoltre, con la raffigurazione
di Sant’Agata, l’unico esempio
con effigi di santi non appartenenti all’ordine
francescano. Nel clima post-unitario
la chiesa e l’annesso monastero,
furono usati prima come sede di un
Ospizio di Mendicità e, poi, accorpati all’edificio
dell’Archimede al quale il chiostro
fornì il locale per le officine meccaniche
e la fucina, attiva fino al 1986.
Prima della consegna delle medaglie,
è stato proiettato il cortometraggio realizzato
in Romania dai partecipanti ai
corsi serali che hanno riproposto alcune
scene della rivisitazione in chiave comica
per mano di Aldo Lo Castro de "I promessi
sposi". Opera che ridotta e sceneggiata
dagli alunni, con l’aiuto dei loro
docenti, è stata proposta a una rassegna
teatrale, sponsorizzata dal Miur. È stato
dato anche ampio spazio alle vecchie e
nuove convenzioni stipulate dall’istituto
con numerose realtà locali e nazionali.
CARLA CONDORELLI (da www.lasicilia.it)