Cerimonia tradizionale dell’Istituto
Tecnico Industriale "S. Cannizzaro" per
la consegna del sospirato diploma di
maturità.
Cinque anni di studio, impegno, sacrificio
e buona volontà sono culminati
in un incontro che è stato un po’ il
momento di gloria di tutti: dei ragazzi
che (qualunque risultato abbiano conseguito)
hanno concluso un capitolo
importante della propria vita, dei professori
che salutano le proprie "creature",
del preside Salvatore Indelicato che
a gran fiato sottolinea l’importanza del
diploma di perito tecnico in quanto «titolo
prestigioso mai scalfito dal tempo
nel suo valore professionalizzante» e,
soprattutto, «come strumento spendibile
in un Paese che ha fame di tecnici
qualificati le cui competenze concorreranno
allo sviluppo non solo tecnologico
della Nazione». Anche in una terra
come la Sicilia, dove (parola di preside)
la scuola è riuscita a costruire contatti e
relazioni importanti per facilitare l’inserimento
lavorativo dei propri alunni.
L’aula magna è gremita di alunni,
professori e genitori orgogliosi. In particolare
quelli dei 12 centisti dell’Istituto
per i quali il voto non è stata una sorpresa,
ma una conferma dell’impegno
profuso durante il proprio iter scolastico.
Solo Giuseppe Romano, V B-elettrotecnica,
afferma: «Ci speravo, ma non
avevo fatto nessun calcolo, per fortuna
è andato tutto bene!».
Un sospiro di sollievo che accomuna
un po’ tutti e che permette di dire:
«Non ho ancora deciso quello che farò!»
oppure «Devo ancora pensarci». Solo
alcuni, come Rosario Alemanni, V A chimica,
Domenico Losciale, V C chimica
e Marzio Michele Cavallaro, V A informatica
sembrano non avere dubbi.
«La chimica è sempre stata la mia
passione - afferma Rosario - adesso
spero di superare i test di ingresso per
medicina» mentre Domenico già immagina
il suo futuro alla facoltà di Chimica
industriale dell’Università di Bologna
e Marzio conclude: «Per me in ballo
ci sono due facoltà... Informatica e ingegneria
informatica. In ogni caso, studierò
qui a Catania».
E fra i 12 centisti del "Cannizzaro",
già eccellenza fra i diplomati classe
2007, c’è anche una punta d’eccellenza.
E’ Giuseppe Farioli, V B elettrotecnica,
che ha raggiunto il cento senza "giocare"
sui punti bonus a disposizione della
commissione che, proprio per questo,
gli ha conferito anche la lode, non
solo per le abilità e per le conoscenze
dimostrate, ma anche per essere stato
un importante elemento di traino per
tutta la classe.
Peccato per chi ha deciso di interrompere
gli studi. Perché affermava
Lao Tsu «la gente è difficile da comandare
perché possiede troppa conoscenza
» e, come suggeriva Aristotele, «lo
studio è la miglior previdenza per la
vecchiaia». Lo ha ribadito anche il preside
della scuola invitando tutti a proseguire
i propri studi, pensando a una
laurea triennale o a un corso di formazione
professionale... Diceva Euripide:
«Chi trascura di imparare in giovinezza
perde il passato ed è morto per il futuro».
CARLA CONDORELLI (da www.lasicilia.it)
Alemanni Rosario - 5^ A Chimica Losciale Domenico - 5^ C Chimica
Salamone Giovanni - 5^ C Chimica Scuderi Federica - 5^ C Chimica
Bruno Nunzio - 5^ A Elettrotecnica Farioli Giuseppe - 5^ B Elettrotecnica
Cavallaro Marzio Michele - 5^ A Informatica Garofalo Erika Anna - 5^ A Informatica
Scalia Carmela - 5^ B Informatica Toscano Massimiliano - 5^ B
Informatica
Romano Giuseppe - 5^ B Elettrotecnica Sirio Montalto Gesualdo - 5^ A Informatica Sirio