LE IMMISSIONI IN RUOLO ENTRO IL 31 LUGLIO
Data: Lunedì, 09 luglio 2007 ore 19:16:54 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Graduatorie provvisorie e precari. Scadono oggi i termini per i reclami Per i docenti precari scade oggi il termine per la presentazione di eventuali reclami relativi ad errori nelle graduatorie provvisorie ad esaurimento. Come abbiamo rilevato in altra nota, dal 3 luglio, data di pubblicazione di detti elenchi da parte dell’ufficio scolastico provinciale, fino ad oggi, moltissimi docenti non di ruolo hanno preso d’assalto gli uffici dell’ex provveditorato agli studi per evidenziare errori commessi nella valutazione dei titoli. In caso di accertati errori materiali, gli impiegati provvedono a correggerli direttamente attraverso il sistema meccanizzato; i reclami scritti, invece, saranno presi in carico dagli impiegati che, in caso di indubbia disattenzione da parte dell’ufficio, assegneranno ai reclamanti l’esatto punteggio che non risultava negli elenchi provvisori.

Certo, bisognerà accelerare i tempi dal momento che vi è la necessità di pubblicare con urgenza le graduatorie definitive e quindi procedere alle immissioni nei ruoli, che dovranno farsi entro il 31 luglio.

Ovviamente, prima di provvedere al conferimento dei contratti a tempo indeterminato, si dovranno completare le operazioni di assegnazione provvisoria e le utilizzazioni del personale di ruolo. Si lavorerà in continuazione tenuto conto che, ultimate queste operazioni, nel mese di agosto si dovrà proseguire con la nomina dei supplenti annuali affinché dal prossimo primo settembre tutte le scuole abbiano il personale in organico completo.

Tra docenti che saranno immessi nei ruoli e supplenti annuali dovrebbero esserci circa seimila provvedimenti di nomina, tra contratti a tempo indeterminato e determinato. Per il segretario della Flc-Cgil Tomasello l’immissione nei ruoli è un segnale importante dal momento che c’è chi vorrebbe privatizzare la scuola pubblica italiana e fare le assunzioni per chiamata diretta individuale da parte dei presidi. Secondo la Cgil occorre fare in modo che con una programmazione triennale tutti i posti in organico di diritto vengano trasferiti in disponibilità per le immissioni nei ruoli poiché paradossalmente un precario costa di più rispetto ad una immissione nei ruoli. Se, quindi, si vuole riformare occorre dare fiducia a quegli insegnanti che, in molti casi, hanno oltre 15 anni di servizio, fatti da precari. Dello stesso parere è il segretario provinciale dello Snals Tempera il quale continua a sostenere che tra personale docente ed Ata restano circa 3000 posti vacanti sull’organico di diritto.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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