I COBAS: L'ENNESIMA PRESA IN GIRO DELLE IMMISSIONI IN RUOLO
Data: Luned́, 09 luglio 2007 ore 15:15:33 CEST
Argomento: Opinioni


Assunzione precari: per i Cobas nulla di nuovo sotto il sole


 "Il Decreto Ministeriale firmato da Fioroni che immette in ruolo 50.000 docenti precari/e e 10.000 ATA, non suscita in noi nessun giubilo, anzi". Così in comunicato stampa i Cobas della scuola. "Preoccupante ci sembra infatti il dato in base al quale, a fronte dei circa 160.000 docenti precari/e occupati/e e 90.000 unità di personale ATA impiegato a tempo determinato, solo 76.000 siano i posti dichiarati disponibili e 60.000 gli immessi in ruolo.



In realtà continua la finzione dei posti in organico di diritto e di quelli in organico di fatto: si riducono cioè sempre più i posti in organico , poi, visto che comunque non se ne può fare a meno, in un secondo tempo, si aggiungono, per così dire, dei posti in un organico di 'fatto' che è utilizzato per le supplenze, ma non per le immissioni in ruolo. Non siamo neppure al semplice ricambio del turn-over, visto che i pensionamenti sono maggiori delle immissioni in ruolo. Quanto prospettato dalla Finanziaria altro non è se non quello che si sta realizzando, una miseria in rapporto al numero complessivo dei precari che rimangono fuori, alla perdita dei posti derivante dalla Finanziaria stessa (almeno 55.000 posti in meno per quest'anno scolastico), alla fuga verso la pensione da parte del personale che teme gli effetti scellerati della riforma pensionistica, alle nefaste conseguenze dei tagli ai fondi con cui pagare le supplenze, che sta già producendo i suoi effetti.

 I Dirigenti, in realtà si dichiarano sin da ora non disponibili a chiamare personale precario e stanno mettendo in essere tutte le opportune strategie per non utilizzare tale personale (dichiarazioni di riduzione dell'unità oraria di lezione, da 60 minuti a 50 minuti, con recupero forzato per le supplenze; utilizzazione degli insegnanti in co-presenza come supplenti; assegnazione d'ufficio o sotto ricatto di spezzoni ai docenti di ruolo).

 Come dire: ti immetto in ruolo quanto serve appena appena a coprire i pensionamenti (e neppure), ma ti taglio i fondi per chiamare i supplenti e aumento surrettiziamente l'orario del personale di ruolo, facendo passare che gli aumenti contrattuali ci saranno solo per i più "meritevoli" (quelli che accettano l'aumento d'orario). Il risparmio è assicurato, sempre ai danni dei precari/e: nulla di nuovo sotto il sole".







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