03.07.2007. Questa mattina, dopo snervanti attese, i circa 16.000 docenti
precari catanesi potranno conoscere il posto occupato
nelle graduatorie provvisorie ad esaurimento. Si tratta,
naturalmente, di elenchi ancora incerti, quelli definitivi
saranno pubblicati prima della fine di luglio, anche perchè,
quest’anno, tutte le nomine, tranne quelle dei supplenti
annuali, dovranno completarsi entro questo mese.
Si tratta senz’altro di operazioni complesse, tant’è che il
dirigente facente funzioni dell’ufficio scolastico provinciale
Beniamino Rametta, dopo avere ultimato il lavoro relativo
agli esami di Stato, assicura che entro luglio dovranno
ultimarsi tutti gli interventi riguardanti il personale di
ruolo. Infatti, si è in attesa( si tratta ormai solo di pochi
giorni) di conoscere da parte del Ministero il contingente
di posti da destinare nella nostra provincia da assegnare al
personale incluso, appunto, nelle graduatorie ad esaurimento.
Si prevede un numero approssimativo di 1200 posti da
dividere tra il personale docente ed Ata. Ovviamente, i meglio
piazzati nelle graduatorie ad esaurimento avranno
concrete speranze di dire addio al precariato sin dal prossimo
primo settembre. Viceversa, le graduatorie provvisorie
ad esaurimento che interessano il personale ata, settore
coordinato dalla dottoressa Cesarea Brogna, sono state
pubblicate alcune settimane addietro ; si stanno esaminando
i moltissimi reclami prima di pubblicare gli elenchi
definitivi. Insomma, detto settore, malgrado le tante difficoltà,
possiamo dire che sia davvero ben funzionante.
Per quanto riguarda i docenti, come si è detto oggi saranno
resi noti gli elenchi provvisori, poi gli interessati avranno
cinque giorni di tempo per eventuali reclami (se ne prevedono
tantissimi).
Le altre operazioni da fare sono: l’adeguamento dell’organico
di diritto alla situazione di fatto, quindi le assegnazioni
provvisorie e le utilizzazioni del personale di ruolo,
le immissioni nei ruoli del personale incluso nelle graduatorie
ad esaurimento che maturerà il diritto
alla nomina. I posti che rimarranno saranno
assegnati con contratto a tempo
determinato, cioè supplenze annuali, nel
mese di agosto. Si è parlato di tagli di cattedre,
ma il segretario provinciale dello Snals prof. Giovanni Tempera ci ha assicurato
che tutti i precari in servizio lo scorso
anno scolastico dovrebbero essere riconfermati,
anzi, considerati i circa 1600
pensionamenti, la disponibilità di posti potrebbe
anche aumentare.
Come è noto, lo scorso anno l’ufficio
scolastico provinciale ha fatto circa 6000 nomine,
senza parlare dei tanti posti che sono stati assegnati dai
dirigenti scolastici, specialmente sul sostegno. Ciò significa
che, malgrado le prossime immissioni nei ruoli, il
precariato anziché diminuire aumenterà. Per dare stabilità
alla scuola di Stato occorrerebbero con urgenza
altre immissioni nei ruoli. Infine, una notizia che riguarda
i precari. Ci dicono che il Tar del Lazio, con una sua recente
ordinanza, avrebbe dato ragione ai docenti
«montani», che conserverebbero il doppio punteggio
per avere prestato servizio nelle scuole ubicate in zone
di montagna, mentre la Corte Costituzionale si era
espressa diversamente, cioè a favore dei «non montani».
Pare che il provvedimento del Tar laziale sia stato impugnato
al Consiglio di Stato. Insomma, un problema
che continua a trascinarsi da un tribunale e
l’altro,creando confusioni nei vari uffici scolastici provinciali.
Sembra che il Consiglio di Stato, data la questione
delicata ed urgente, dovrebbe pronunciarsi, in
via definitiva, nei prossimi giorni.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)