Esami orali, fifa e consigli per gasarsi
Data: Marted́, 03 luglio 2007 ore 11:58:45 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Si parte dunque da oggi, nella gran parte delle scuole della Repubblica, con l’esame orale alla conquista di quella che un tempo fu chiamata maturità. La tensione, come è immaginabile, si affetta con la lama della fifa e dei complessi di colpa che fanno sanguinare i cuori dei maturandi non sempre in regola coi programmi e i contenuti svolti nel corso degli anni. Si è poi aggiunta all’ansia la consapevolezza che la terza prova scritta, quella elaborata dalla commissione, è stata per lo più una debacle dal momento che i commissari esterni, pur basandosi sul programma del collega curricolare, hanno somministrato test, a risposta multipla o aperta, non sempre confezionati alle specifiche conoscenze dei ragazzi proprio per il soggettivo approccio che ciascun docente ha alle problematiche. E sulla base dei risultati delle prove scritte, già pubblicati in quasi tutte le scuole, si incomincia a intravedere una differenza notevole tra lo scorso anno e questo e che conferma quanto si è sempre sostenuto: la commissione esterna è fondamentale non solo per giudicare con più distacco e oggettività il candidato ma anche per verificare, controllandolo e confrontandolo col proprio, il programma svolto dagli altri professori. Il ministro intanto fa sapere di essere soddisfatto di questo cambiamento e che finora tutto si è svolto nel rispetto delle regole, perfino relativamente alle scuole paritarie a cui si è impedito di diventare “sede privilegiata di esami a scapito della serietà dell'esame di Stato così prevenendo la loro trasformazione da luogo di insegnamento in sedi per esami di Stato''. Attendiamo comunque la conclusione di questa tornata esaminatrice per fare un confronto non solo fra il numero complessivo dei centisti, ma anche quello fra promossi e respinti rispetto agli anni della commissione tutta interna, comprese le percentuali fra scuola pubblica e privata. Confronto importante per capire se a distanza di un solo anno si possa verificare o meno disparità di preparazione e di intelligenza fra i ragazzi, come del resto si sta incominciando a intravedere coi primi risultati degli scritti che fanno già intuire un crollo complessivo di voti utili per arrivare al mitico cento su cento. Sul fronte invece dei maturandi è iniziato il bombardamento mediatico dei consigli sul come affrontare l’esame orale. “Abbiate fiducia in voi stessi”, suggeriscono la gran parte degli esperti, “ma una mentalità vincente è alla base di qualsiasi impresa. Coltivate la vostra autostima e guardatevi tutti i film americani possibili ed immaginabili, vi gaseranno”. In altre parole: Rambo e James Bond, ma pure Batman e Transformer, senza dimenticare Indiana Jons che potrebbero distillare esempi di dura sicurezza e sprezzo del pericolo. E se di costoro bisogna gasarsi come costoro bisogna pure vestire? Bandana e frusta? Maschera e doppia identità? “È vero che l’abito non fa il monaco”, suggerisce l’esperto, “ma negli ambienti scolastici un adeguato abbigliamento aiuta a fare buona impressione. Allora, eleganza sobria e niente scollature audaci”. E su questo concordiamo con l’esperto che però ha dimenticato di aggiungere di verificare prima se la commissione è a prevalenza femminile, altrimenti un tentativo di corruzione erotica si può pure testare. Cogliamo tuttavia una contraddizione allorché il semiologo dice: “Niente cappellini, niente gomme da masticare in bocca, niente occhiali da sole in aula pure quando è il turno di qualcun altro, non ridete a sproposito neanche quando siete tesi.“ Che sono tutti atteggiamenti e comportamenti propri delle avventurose gesta dei superuomini di massa nei film-feuilleton americani. Ma sono pure linguaggi che in qualunque scuola seria si tenta di disattivare, come le valvole megagalattiche nelle folli gesta di Terminator. Agli esami orali però il Termine è anche confine e limite per andare aventi o ritornare indietro. PASQUALE ALMIRANTE





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