LO SCANDALO DEGLI SPEZZONI
Nel 2006 gli spezzoni inferiori alle sette ore sono stati giustamente assegnati agli insegnanti precari, dopo che varie sentenze di TAR e Cassazione avevano stabilito rispettivamente che tali spezzoni erano di competenza delle graduatorie permanenti e che assegnarli agli insegnanti di ruolo aveva determinato un aggravio per le casse dello Stato in alcun modo giustificabile. I precari si chiedono oggi per quale ragione si sia tornati indietro su questa questione e rilevano come né il Ministro né altri abbiano sentito la necessità di dare spiegazioni sul perché non si sia seguita la procedura dello scorso anno che, una volta tanto, era stata trasparente, pulita ed eticamente orientata al buon senso, permettendo ai precari di lavorare e alle casse dello Stato di risparmiare. Oggi questo passo indietro costituisce una vera e propria vergogna, sia perché andrà a ledere il diritto dei precari al completamento dell’orario di cattedra sancito dal contratto di lavoro, sia perché favorirà manovre poco chiare e un mercato delle ore il cui risultato sarà, in molti casi, la perdita di intere cattedre per i precari. E questo in barba alle linee programmatiche di questo governo che con le demagogiche politiche sul precariato condisce i suoi programmi, salvo poi, nella realtà, non solo smentirsi, ma determinare un vero e proprio aggravamento delle condizioni di precarietà (non dimentichiamo che è di questo Ministro l’idea di chiudere le graduatorie nel 2010 dopo roboanti proclami sul precariato). Il Ministro ci deve spiegare come sarà salvaguardato il diritto dei precari al completamento dell'orario e che cosa risponderà a tutti quei docenti che quest’anno, grazie a tale operazione, non avranno la cattedra; non quella di ruolo, ma quella che permette loro di vivere fino a Giugno. Ancora una volta emerge tutta l’irresponsabile leggerezza con cui questo governo, forse più di quello precedente, affronta le questioni fondamentali, i problemi veri che riguardano il precariato. Problemi che non si risolvono con la solita cabala dei numeri delleimmissioni in ruolo, poiché anche quest’anno per i lavoratori della scuola che non riusciranno ad ottenere un contratto a tempo indeterminato la situazione sarà ancor più compromessa, non solo dal mancato ruolo ma anche dalla mancata presenza presso gli Uffici Scolastici Provinciali di tutte le ore disponibili. E, ancora una volta, sbandierare le immissioni in ruolo servirà a coprire lo scandalo delle ingiustizie e delle incongruenze cui sono sottoposti tutti i docenti precari. Il MIIP chiede al Ministro di intervenire immediatamente su questa questione, restituendo le ore agli Uffici Scolastici Provinciali coerentemente con quanto fatto lo scorso anno, invita tutti i precari ad effettuare un capillare controllo sulle modalità di attribuzione degli spezzoni e a richiedere la disponibilità di questi presso i vari USP e chiede alle organizzazioni sindacali di intraprendere vere azioni legali, oltre a manifestare i disappunti di facciata, contro le scelte del Ministro, a sostegno dei diritti dei precari.
Venerdì 29 Giugno 2007 Movimento Interregionale Insegnanti Precari