ROMA. La partecipazione delle scuole
italiane è la più alta in Europa in quasi
tutti i programmi europei d’istruzione. Il
commissario europeo per l’Istruzione Jan Figel, ieri in vista ufficiale a Roma, ne
ha elogiato l’attivismo. In un incontro
con Fioroni, Figel ha voluto sottolineare
come la scuola italiana sia "vicina all’Europa".
"Il suo entusiasmo europeista
si riscontra - ha osservato Figel - dal fatto
che dal 2000 al 2006 l’Italia ha il più
alto tasso di partenariati Comenius in
tutti i Paesi dell’Ue. Sono diecimila gli
istituti italiani coinvolti nei partenariati".
In particolare nel Programma Comenius
(partenariati bilaterali e multilaterali tra
scuole finalizzati allo sviluppo di progetti
di apprendimento comuni per allievi e
insegnanti), con 1372 progetti approvati,
l’Italia è al 1° posto tra gli Stati membri.
In totale, negli ultimi otto anni abbiamo
avuto 10.730 scuole coinvolte con
14.600 progetti europei. Dati che fanno
"molto piacere" perché "testimoniano il
coinvolgimento dell’Italia nella strategia
europea nel campo dell’istruzione".
Dal canto suo, Fioroni ha ricordato quali
sono i "tre livelli d’azione": sviluppare
nelle nuove generazioni l’identità europea
e i valori della civiltà europea; formare
i giovani ad una più responsabile e
piena partecipazione allo sviluppo economico
e sociale dell’Ue ed, infine, accrescere
la conoscenza degli Stati membri.
LAURA CAPUTO (da www.lasicilia.it)