Sono molte le commissioni, che operano a Catania e provincia per esaminare i
12.464 candidati degli esami di Stato, che si sono ritrovate incomplete al momento
d’iniziare i lavori. Non si sono presentati infatti circa 300 componenti, per cui sin
nella tarda serata di ieri e quasi sicuramente anche stamane, ben 10 unità, tra funzionari
e impiegati dell’ufficio scolastico provinciale, sono alla ricerca di sostituti per
integrare le commissioni imperfette. Un assenteismo che - spiegava un dirigente dell’ufficio
scolastico regionale - si registra in tutte le province della Sicilia.
Per quanto concerne i componenti interni non è difficile trovare i sostituti dal momento
che vengono individuati tra
quelli appartenenti all’organico della
stessa scuola, cioè docenti, in servizio,
non impegnati con gli esami di Stato.
Le notevoli difficoltà derivano per sostituire
i membri esterni, che dovranno
essere reclutati attingendo dagli
elenchi ministeriali in cui figurano i
docenti che non hanno ricevuto la nomina.
Elenchi che, dati i molti assenti,
si sarebbero quasi esauriti. Ci risulta
che anche i commissari "supplenti" rifiutano.
Gli assenti motivano la mancata
presenza per malattia o motivi vari,
giustificabili da parte dell’amministrazione,
ma pare che i motivi reali siano
dovuti alla scarna remunerazione. Infatti,
ritenute comprese, un commissario
esterno percepisce 911 euro, quello
interno 399; il presidente, 1249. Poi,
vi è il compenso forfettario correlato
alla distanza (se la durata dello spostamento per raggiungere la sede d'esame è inferiore ai 30 minuti con i mezzi pubblici più diretti: 171 euro; se la durata è tra i 31 e i 60 minuti: 568 euro; tra i 61 e i 100 minuti: 908 euro, se superiore ai 100 minuti: 2.270 euro).
Il Ministero, per risparmiare nelle
nomine ha dato la precedenza ai
componenti delle commissioni nominati in una scuola del paese di residenza o sedi
viciniori raggiungibili in pochi minuti; nessuno infatti è stato nominato fuori dalla
provincia di residenza. Le lamentele per queste indennità sono tante e tutti sperano
che vengano fatti dei "ritocchi". Sono già sul piede di guerra anche i presidenti
degli esami di Stato dell’ex licenza media che non percepiscono neppure un euro.
Sono pronti infatti i ricorsi che saranno presentati presso il collegio di conciliazione, Sulp di Catania, l’ufficio scolastico provinciale e al presidente dell’associazione
nazionale presidi. Ricorsi che dovrebbero essere accolti visto che il lavoratore, che
svolge un servizio di circa 5 ore giornaliere, non percepisce nulla illegittimamente.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)
Visite fiscali per i docenti assenti. Il ministero appronta «una task force per monitorare le epidemie di malattie fra presidenti e commissari»
ROMA. E’ scattato il conto alla rovescia per quasi 500 mila studenti
(oltre 50 mila quelli siciliani) che questa mattina affronteranno
la prova scritta degli esami di maturità versione
2007. Un’edizione "all’insegna della serietà", ha assicurato il
ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ripristinando
scrutinio finale e commissari esterni e dando un giro
di vite ai "diplomifici". Ma la grande "fuga" per malattia di
commissari esterni e presidenti di commissione, rischiano di
vanificare le parole del ministro della Pubblica Istruzione.
La vigilia degli esami registra una emergenza. Troppe malattie
fra commissari esterni e i presidenti di commissione degli
esami di maturità. L’emergenza - commissari, a poche ore
dalla prima prova, rischia di compromettere la maturità 2007.
Circa un docente esterno su 4 ha presentato un certificato medico.
In Sicilia il dato è nella media nazionale: «assenti» iol 7%
dei presidenti di commissione (circa 70) ed il 26% dei commissari
(ovvero 1.053). E il ministro annuncia un gire di vite. I presidenti
di commissione e i commissari che, alla vigilia dell’esame
di maturità hanno presentato, un gran numero, certificati
medici, riceveranno la visita fiscale.
Il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni ha
annunciato la predisposizione di una task force «per monitorare
le epidemie di malattia che stanno colpendo i commissari
esterni e i presidenti di Commissione».
«L’esame - ha detto Fioroni - è una cosa seria e l’impegno e
la serietà sono necessari non solo da parte degli studenti ma
anche dei docenti. C’è il diritto di ammalarsi ma non di essere
poco seri e poco impegnati. Per questo - ha concluso - ho
predisposto visite fiscali per tutti i commissari che, in questi
giorni, hanno presentato certificato di malattia, d’accordo con
le direzioni regionali».
Saranno 497.296 i ragazzi che questa mattina dovranno affrontare
la prima prova scritta, quella di italiano, valida per
tutti i maturandi, che sono 12 mila in più rispetto allo scorso
anno. Pochissimi, appena 146, gli "ottisti", quelli cioè che verranno
ammessi all’esame un anno prima in virtù di pagelle eccellenti:
8 in tutte le materie al quarto anno, 7 in tutte le materie
nei due anni precedenti e nessuna bocciatura all’attivo.
Per la prima volta, quest’anno, non sarà il ministro a scegliere
le tracce dei temi visto che anche il figlio farà parte dell’esercito
dei maturandi. Le modifiche dell’esame di stato hanno
portato non solo al crollo dei candidati ammessi per merito,
146 contro i 1.667 dello scorso anno, ma anche ad un sensibile
calo di numero di candidati esterni che furono lo scorso
anno 36.302 e saranno in questa edizione 31.297 ( - 13, 8%).
Una vigilia di maturità, tutto come da copione. All’insegna
di polemiche e fughe di notizie sulle possibili tracce della prova
di Italiano, che servirà per rompere il ghiaccio con i tanto
attesi e temuti esami di fine corso.
Il ministro Fioroni, nel fare gli auguri agli studenti che affronteranno
le prove, ha avvisato i “furbetti dell’esame”, invitandoli
a non impegnare la mente nello studiare metodi per
frodare «è tempo perso», perché rende molto di più utilizzare
le proprie energie per ripassare meglio quanto studiato durante
l’anno. In ogni caso, assicura l’esponente del governo, «i
comportamenti non leciti saranno repressi dai componenti
delle commissioni».
Infine, un appello salutista: «Siate sereni, via le sigarette e
sotto con il ripasso». Da Fioroni anche una promessa: «La vostra
non può e non deve essere la generazione che sta in panchina».
GIANCARLO COLOGGI (da
www.lasicilia.it)