«Dal mondo hi tech i sistemi per copiare» - Domani mattina si entra nel vivo della Maturità con la prova d’italiano: i segreti dei ''furbetti''
Data: Martedì, 19 giugno 2007 ore 23:29:35 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Meno di 24 ore all’alba. Ci siamo. Domani quasi 10mila alunni (9077 studenti degli istituti pubblici, 350 privatisti e 485 delle scuole paritarie) s’imbatteranno nella priva prova, quella d’italiano. A sentirli questi giovani con la voce tremolante, il cuore in gola e lo scacciapensieri tra le mani, t’intenerisci pensando agli stessi sentimenti d’angoscia e di ansia che hai provato sulla tua pelle. Che abbiamo provato tutti tempo addietro, nello stesso identico modo. Ma approfondendo, chiacchierando con loro - i diretti interessati - ecco che si scorgono subito tutta una serie di trabocchetti che fino a un po’ di tempo fa neanche esistevano. E che di certo, riescono ad "ammortizzare" la strizza di questi giovani maturandi.

Anche per l’edizione 2007 degli esami sarà l’hi-tech a farla da padrona: «Sono finiti i tempi delle fisarmoniche di carta e delle cartucciere da legare in vita, sotto la camicia di due misure più grande - spiega Massimo, il cui cognome viene omesso per ovvi motivi - le strategie per copiare sono ormai cambiate, anche se sopravvivono alcune vecchie tecniche di copiatura, come quella delle fotocopie rimpicciolite dei famosi Bignami o quella che vede la "rivisitazione" del vocabolario, l’unico strumento che è possibile utilizzare con tranquillità».

E si riferisce a un trucco ormai collaudato, quello della pagina falsa di dizionario, semplice semplice da costruire: «Prendete le misure della pagina - spiega un’altra giovane "esperta" - dell’altezza delle colonne, della larghezza e delle distanze identiche a quelle del vocabolario che utilizzerete: fate le prove del colore - perché solitamente sono tutti un po’ ingialliti - fate diverse prove d’intensità e stampate un foglio per confrontarlo alla luce del sole. A questo punto aprite word e incollate gli appunti da copiare, con lo stesso carattere e la stessa dimensione, cercando di ricreare in grassetto e in corsivo i lemmi del dizionario. Ma non è finita, perché è anche possibile prendere un foglio protocollo, stampando nella seconda o terza pagina gli appunti in grigetto, colore quasi invisibile a distanza». Il cospicuo lavoro preparatorio per i furbetti, spesso sostituisce lo stesso studio: bisogna infatti predisporre accuratamente palmari, cellulari e tutte quelle diavolerie tecnologiche, che gli insegnanti nemmeno conoscono, come per esempio la calcolatrice scientifica con memoria testuale che è possibile riempire con i propri appunti. Il protagonista principale di quest’anno sarà comunque l’Ipod, il lettore diffusissimo della Apple (che esiste anche in versione superpiatta, detta "Nano": 9 X 4 centimetri), diffusissimo tra i giovani, che ha una funzione chiamata "note", che permette di trasferire dal computer (utilizzando programmi adatti) interi file di testo, come quelli scaricati da internet o redatti tramite software di videoscrittura.

Ma nella vita non si finisce mai d’imparare, così anche noi siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di una nuovissima diavoleria: un innovativo gioiellino hi tech che arriva dall’Europa dell’Est e che è in vendita su e-Bay a prezzi esorbitanti: all’asta a partire da 470 euro, anche se dietro c’è un incredibile giro di "pusher" che noleggiano le sofisticate (e introvabili) apparecchiature alla modica cifra di 50 euro.

Si tratta di un microauricolare invisibile, scoperto da Studenti.it. Quest’ultimo è grande quanto una monetina da un centesimo e funziona senza fili col sistema bluetooth, collegabile sia a un telefono cellulare che a un Ipod. Già utilizzato negli ambienti universitari, adesso è sbarcato anche a scuola. Il kit completo comprende l’auricolare, appunto, il ricevitore senza fili con microfono incorporato, 3/4 batterie da orologio (che servono per l’auricolare), il caricabatterie e l’immancabile manuale per le istruzioni.

Chi più ne ha, più ne metta nel cilindro dei prestigiatori-provetti, tutti intenti a trovare il modo per prendersi gioco dei prof. e raggirarli al meglio: i maturandi daranno quest’anno filo da torcere alle 304 commissioni d’esame impegnate nella supervisione del corretto svolgimento delle tre prove. Così, il più classico "in bocca al lupo" assume in quest’ottica un doppio significato, quello tradizionale riguardante l’esito dell’esame, quell’altro meno "istituzionale" che gira via-telefono tra i diretti interessati, gli amici e i parenti: «Stai attento a non farti beccare, se no ti bocciano».

È questo il dietro le quinte del grande palcoscenico scolastico.

ASSIA LA ROSA (da www.lasicilia.it)







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