È noto il ruolo importante che i servizi amministrativi svolgono all’interno delle scuole ed è doveroso riconoscere al personale preposto a detti servizi un adeguato status giuridico ed un conseguente trattamento economico.
Sino ad oggi ciò non è avvenuto e rischia di non avvenire nemmeno con il prossimo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
- D O C U M E N T O ANQUAP -LA RABBIA, L’ORGOGLIO E IL RISCATTO
Una RABBIA motivata, un ORGOGLIO legittimo e la ferma volontà di RISCATTO animano gli appartenenti al personale amministrativo delle Istituzioni scolastiche ed educative ( Direttori s.g.a. e Assistenti Amministrativi ).
La RABBIA è figlia di condizioni lavorative sempre più complesse ed impegnative e sempre meno riconosciute, sia in termini giuridici che economici.
L’autonomia e il decentramento hanno fatto delle singole istituzioni scolastiche il luogo diretto di organizzazione ed erogazione del servizio istruzione ed un centro effettivo di responsabilità amministrativa.
L’aumento della qualità e quantità di lavoro che ha investito gli uffici di segreteria delle scuole non ha paragone con nessun’altra Amministrazione Pubblica, ma non è stato accompagnato da: un’adeguata formazione in servizio; una doverosa implementazione del sistema informativo; una necessaria articolazione delle categorie e delle carriere; una razionale revisione degli organici ( anzi questi per l’a.s. 2007/08 sono stati addirittura ridotti di 1207 unità ); un’effettiva stabilizzazione dei rapporti di lavoro ( c’è un eccesso preoccupante di precarietà che non trova giustificazione di sorta ); un reclutamento serio e selettivo ( da 7 anni esiste l’area D dei Direttori s.g.a., ma non è stato ancora bandito nessun concorso ordinario, i posti vacanti nel corrente anno scolastico sono pari a 1261 unità e le modalità di sostituzione sono pessime).
I Direttori s.g.a. sono stati penalizzati sia nell’esercizio delle funzioni che in termini economici ( vedi il mancato riconoscimento dell’anzianità e la disparità di trattamento con gli assunti successivamente al 24/07/2003, il blocco dell’indennità di amministrazione ancora ferma al 1999 e gli assurdi e discriminatori vincoli di accesso al fondo d’istituto).
La figura intermedia di Area C del Coordinatore Amministrativo non è stata introdotta, poiché si è preferito seguire la strada inutile e costosa delle posizioni economiche, fondata
prevalentemente sull’anzianità. Si pensi all’assurdo che nel corrente anno scolastico sono stati formati con PuntoEdu ATA ed hanno acquisito il vantaggio economico innumerevoli
unità di personale di area A e B che saranno collocate in pensione dal prossimo 1° settembre.
Gli Assistenti Amministrativi continuano ad essere trattati come i vecchi impiegati esecutivi, quando invece svolgono compiti e mansioni che richiedono un rilevante grado di professionalità concettuale. In ragione di ciò dovrebbero essere tutti inquadrati nell’area C con conseguente slittamento nell’area D della figura intermedia.
L’ ORGOGLIO nasce dalla constatazione obiettiva che, nonostante le descritte avversità di sistema e senza significativi corrispettivi economici , il personale amministrativo è riuscito a far funzionare le scuole, fronteggiando con impegno e professionalità sia le esigenze formative degli alunni che gli adempimenti istituzionali e burocratici spesso scaricati con intollerabile arroganza – e senza supporti – dall’Amministrazione centrale e periferica.
Dalla RABBIA e dall’ORGOGLIO scaturisce la volontà di RISCATTO che si scontra, purtroppo, con la colpevole disattenzione della politica, l’irresponsabile ignavia di buona parte dell’alta burocrazia ministeriale e l’evidente incapacità di tutela dei sindacati rappresentativi, o peggio la volontà di non esercitarla.
E’ ora tempo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e non dobbiamo perdere l’occasione di far sentire alta e forte la voce delle nostre ragioni e proposte, anche perché le risorse finanziarie disponibili sono significative.
Per quanto ci riguarda abbiamo presentato già da alcuni mesi una piattaforma concreta e realistica che valorizza e riconosce il lavoro, gli impegni, le professionalità e conseguenti responsabilità dei Direttori s.g.a. e degli Assistenti Amministrativi.
Gli altri hanno presentato proposte generiche, parziali e insoddisfacenti ed hanno già siglato con l’Aran un’intesa che impedisce la possibilità di rivedere – migliorandolo – il sistema di classificazione del personale ATA, per renderlo più aderente alla realtà giuridica e a quella di fatto.
Nei comparti dell’Università e dell’Alta Formazione Artistica e Musicale la figura apicale dei servizi strumentali è collocata nell’area delle Elevate Professionalità (EP). Non si capisce per quale misteriosa ragione ciò non possa essere previsto anche nel Comparto Scuola. Peraltro, l’innalzamento di classificazione dei Direttori s.g.a. consentirebbe una sorte consequenziale ai Coordinatori Amministrativi ( Area D ) e agli Assistenti Amministrativi ( Area C ).
Né l’atto di indirizzo del comitato di settore all’ARAN, per quanto appreso, né le piattaforme dei sindacati rappresentativi lasciano prevedere una positiva soluzione per il riconoscimento dell’anzianità dei Direttori s.g.a. ( il Ministero della Pubblica Istruzione, immemore dell’impegno assunto al Ministero del Lavoro il 12 dicembre 2006 in occasione dell’esperimento della procedura di conciliazione, non ha inserito nulla nell’atto di indirizzo, mentre FLC CGIL, CISL SCUOLA e UIL SCUOLA nella loro piattaforma contrattuale si impegnano per il riconoscimento dell’anzianità del personale ATA proveniente dagli enti locali ma nulla dicono per i responsabili amministrativi, già dipendenti dello Stato, che hanno assunto il ruolo di Direttori s.g.a. dal 1° settembre 2000. Per lor Signori vale la regola di “figli e figliastri”, che non segue il criterio della giustizia sostanziale ma quello della convenienze sindacali, legate strumentalmente alle quantità ).
Gli stessi documenti nulla dicono per quanto attiene l’introduzione della figura intermedia di Area C, lasciando nell’ordinamento professionale del personale ATA un vuoto che si ripercuote negativamente sul funzionamento degli uffici di segreteria, impedisce il reclutamento dall’esterno di nuove risorse umane dotate di specifici titoli culturali e penalizza le prospettive di carriera degli Assistenti Amministrativi, attraverso i passaggi verticali di Area.
Inoltre, nell’atto di indirizzo all’ARAN – sempre per quanto appreso – si conferma la struttura delle relazioni sindacali come previste nel vigente CCNL e dimentica qualsiasi richiamo alla distinta disciplina prevista dall’art. 40 c. 2 del D. Lgs. 165/01. La distinta disciplina riguarderebbe inequivocabilmente i Direttori s.g.a. che svolgono compiti apicali di direzione.
Occorre reagire alle disattenzioni, all’ignavia e all’incapacità sostenendo chi – come noi – effettivamente tutela il personale amministrativo, con proposte chiare e concrete, e promuovendo – sempre con noi - iniziative sindacali e professionali su tutto il territorio nazionale.
Sul tema del rinnovo contrattuale e su quello altrettanto importante della riforma del D. Lgs 165/01 , il Consiglio Nazionale già convocato per il 23 giugno p.v. assumerà le necessarie determinazioni di contenuto e di iniziativa, ivi compresa una forte azione di protesta e di proposta.
La pazienza ha un limite e questo limite è stato già superato.
Lì, 05 giugno 2007
IL PRESIDENTE
Giorgio GERMANI