Maturità, in 150 non ammessi all’esame di Stato
Data: Giovedì, 14 giugno 2007 ore 19:31:38 CEST
Argomento: Rassegna stampa


È stata ultimata la valutazione degli alunni che hanno frequentato le classi terminali delle scuole secondarie di secondo grado, in vista appunto degli esami di Stato, che avranno inizio mercoledì 20, mentre le commissioni si insedieranno il 18 per riunione preliminare. Quest’anno una novità, l’ammissione o meno agli esami; provvedimento che stato in un certo qual senso condiviso dai dirigenti scolastici delle Medie superiori, ma, sicuramente, non condiviso dai circa 150 alunni che non sono stati ammessi a sostenere gli esami di Stato e, naturalmente, dai loro genitori. I non ammessi saranno costretti a ripetere l’anno considerato che in sede di scrutinio finale non hanno ottenuto l’approvazione da parte del consiglio di classe. La novità consiste nel fatto che per la prima volta la valutazione finale si conclude con l’ammissione o meno del candidato.

Lamentele per la non ammissione ve ne sono tante, sia da parte degli studenti, sia delle loro famiglie, qualcuno addirittura pensa ai ricorsi, per cui siamo certi che anche in questi casi i tribunali avranno tanto lavoro, compresi ovviamente gli avvocati.

La cosa più grave deriva dal fatto che quegli studenti interni, senz’altro furbi, intuendo una possibile non ammissione agli esami, si sono ritirati dalla scuola frequentata entro il 15 marzo, per cui avranno la possibilità di presentarsi agli esami da privatisti, scansando lo spettro della non ammissione, sperando di conseguire la maturità, magari attraverso una commissione benevola. Almeno per quest’anno l’ammissione potrà essere fatta anche con i debiti, cioè in presenza di insufficienze, a condizione che il consiglio di classe abbia riconosciuto nei candidati gli elementi indispensabili per poter sostenere gli esami di Stato. In altri termini, i giovani dovranno avere una preparazione complessiva decente.

Per il dirigente scolastico dell’istituto "Regina Elena" di Acireale (4 non ammessi agli esami), prof. Alfio Mazzaglia, si tratta di un provvedimento giusto.

I candidati che non sono idonei a sostenere l’esame di Stato è doveroso che vengano fermati. Non si scosta il suo collega del liceo "Boggio Lera" Giovanni Torrisi, che ha una lunga esperienza di esami di Stato, che ora per i suoi meriti è stato chiamato dall’ufficio scolastico provinciale a far parte del nucleo di supporto agli esami di Stato. «Vi sono state situazioni - ha rilevato Torrisi - molto gravi, elementi molto negativi. Tuttavia, data la novità, ci siamo sentiti con diversi colleghi e si è ritenuto opportuno di assumere un atteggiamento molto equilibrato, tenuto conto appunto che si tratta di un anno di transizione, considerato altresì che chi si è ritirato prima del 15 marzo avrà la possibilità di sostenere l’esame di Stato. Insomma, abbiamo valutato gli elementi positivi per ammettere alle varie prove». Le scuole secondarie superiori a Catania e provincia sono 63 e in ogni istituto uno-due alunni sono stati fermati. Viceversa, per quanto riguarda gli esami degli alunni che completano il primo ciclo di istruzione, l’ammissione agli esame è di ufficio.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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