PALERMO. Obbligo formativo, ovvero come
frequentare corsi di formazione in azienda al
posto delle lezioni a scuola, per conseguire
un diploma utile all’inserimento diretto nel
mondo del lavoro. L’assessore regionale ai
Beni culturali, ambientali e alla Pubblica
Istruzione, Lino Leanza, l’assessore regionale
al Lavoro, Santi Formica, e il direttore dell’Ufficio
scolastico regionale, Guido Di Stefano,
hanno firmato ieri il dispositivo amministrativo
di attuazione dell’accordo Stato-Regioni
del gennaio scorso, con il quale vengono
stabilite le modalità applicative per l’innalzamento
dell’obbligo all’istruzione.
Si prevede così la possibilità di assolvere
all’obbligo di istruzione anche attraverso
percorsi sperimentali triennali che integrano
istruzione e formazione, dando pari dignità
a entrambi i sistemi.
«La Finanziaria di quest’anno - ha sottolineato
Leanza - sancisce l’obbligo all’istruzione
per dieci anni. La Regione ha previsto che
tale obbligo si attui non solo attraverso il sistema
normale di istruzione, ma anche mediante
percorsi sperimentali di istruzione e
formazione. All’interno dell’accordo siglato
sono previste opzioni volte a contrastare la
dispersione scolastica, come i laboratori di
recupero. E’ stata, inoltre, prevista un’attività
di orientamento per gli studenti che escono
dalla scuola primaria di 2 grado con l’apertura
di sportelli di orientamento in alcune
scuole».
Il documento, dunque, si caratterizza per
le opportunità che mette a disposizione dei
giovani siciliani: infatti, parallelamente alla
tipologia scolastica canonica, introduce anche
attività di formazione professionale che
contemplano, oltre al nucleo di saperi di base,
un insieme di saperi professionali, propedeutici
al rilascio di un attestato di qualifica
per l’ingresso nel mondo del lavoro.
I corsi triennali prevedono stage in azienda,
applicazioni pratiche e laboratori: al termine
si potrà frequentare facoltativamente
un quarto anno, che consente il rilascio di un
diploma professionale o, diversamente, scegliere
di tornare al percorso specifico dell’istruzione
per accedere al diploma di Stato,
con il riconoscimento di tutti i crediti accumulati
durante l’iter professionale.
«La formazione professionale - commenta
l’assessore Santi Formica - offre un notevole
contributo ai problemi di dispersione
scolastica e, nel contempo, valorizza le intelligenze,
aprendo al mercato del lavoro. Con
questo dispositivo si sono create le premesse
per introdurre elementi di qualità e di legittimazione
sociale, favorendo il passaggio
dalla formazione all’istruzione e viceversa,
per operare in una realtà difficile come quella
siciliana con grande attesa e grande senso
di responsabilità».
E’ possibile scaricare il testo dell’accordo,
il dispositivo e i relativi allegati sul sito
www.regione.sicilia.it/bbccaa/pi/
(da www.lasicilia.it)