La protesta dei dirigenti
Data: Mercoledì, 06 giugno 2007 ore 00:51:36 CEST
Argomento: Rassegna stampa


04.06.2007. Durante un’affollata assemblea dei dirigenti scolastici della provincia di Catania, svoltasi su convocazione dell’Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici) è emersa una preoccupante situazione che riguarda le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Sono state approfondite le questioni relative alle richieste dei posti di sostegno per gli alunni diversamente abili, con particolare riguardo alle procedure miranti ad assicurare un incremento dei posti per i casi più gravi.

I dirigenti scolastici lamentano l’eccesso di burocrazia che impone la produzione di duplicati delle documentazioni già depositate negli uffici competenti e l’impossibilità di sostituire gli altri documenti con specifiche dichiarazioni rilasciate sotto la personale responsabilità del dirigente scolastico. Momenti di confronto particolarmente attenti e partecipati si sono avuti quando sono stati esaminati gli argomenti riguardanti le numerose sanzioni e richieste di pagamento pervenute alle scuole dall’Asl, dall’ispettorato del lavoro, dall’Inpdap e dall’Inps.

L’assurdo - dicono i diretti interessati - sta nel fatto che tali pretese sono assolutamente ingiustificate in quanto non sussistono responsabilità dei dirigenti scolastici o addebiti nei confronti delle scuole, considerato che tutto ciò che viene contestato o preteso non ha alcun fondamento in quanto si tratta di procedure che le scuole sono state indotte ad espletare in ritardo per naturale evoluzione dei tempi dovuta alla prima applicazione di ciascuno degli adempimenti. Si pensi che da parte dell’Inpdap viene preteso il pagamento degli interessi per ritardate liquidazioni del Tfr relativamente ai periodi antecedenti al 2002, che è l’anno nel quale le scuole hanno ricevuto disposizioni in tal senso dal ministero e dall’Inpdap. Il malessere della categoria è stato rappresentato in un documento che i dirigenti scolastici invieranno al ministro Fioroni.

Con la protesta, i cui motivi sono stati sintetizzati nel documento, i capi di istituto chiedono al responsabile della pubblica istruzione di farsi garante del rispetto del ruolo e delle funzioni del dirigente scolastico, nonché del prestigio dell’istituzione scuola. Viene anche chiesto al ministro di agire con tempestività in quanto il permanere di tale condizione mortifica quelle forze sane che ancora garantiscono il funzionamento del servizio scolastico.

Il grave disagio - dicono i dirigenti - rischia di innescare meccanismi deleteri per la pubblica amministrazione. L’assemblea ha affrontato anche la questione degli esami di Stato con particolare riguardo alle recenti novità ed alla certificazione delle competenze che sarà rilasciata agli alunni licenziati al termine della scuola secondaria di primo grado.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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