04.06.2007. Durante un’affollata assemblea dei dirigenti
scolastici della provincia di Catania,
svoltasi su convocazione dell’Andis (Associazione
nazionale dirigenti scolastici)
è emersa una preoccupante situazione
che riguarda le istituzioni scolastiche di
ogni ordine e grado. Sono state approfondite
le questioni relative alle richieste dei
posti di sostegno per gli alunni diversamente
abili, con particolare riguardo alle
procedure miranti ad assicurare un incremento
dei posti per i casi più gravi.
I dirigenti scolastici lamentano l’eccesso
di burocrazia che impone la produzione
di duplicati delle documentazioni già
depositate negli uffici competenti e l’impossibilità
di sostituire gli altri documenti
con specifiche dichiarazioni rilasciate
sotto la personale responsabilità
del dirigente scolastico. Momenti di confronto
particolarmente attenti e partecipati
si sono avuti quando sono stati esaminati
gli argomenti riguardanti le numerose
sanzioni e richieste di pagamento
pervenute alle scuole dall’Asl, dall’ispettorato
del lavoro, dall’Inpdap e dall’Inps.
L’assurdo - dicono i diretti interessati
- sta nel fatto che tali pretese sono assolutamente
ingiustificate in quanto non
sussistono responsabilità dei dirigenti
scolastici o addebiti nei confronti delle
scuole, considerato che tutto ciò che viene
contestato o preteso non ha alcun fondamento
in quanto si tratta di procedure
che le scuole sono state indotte ad espletare
in ritardo per naturale evoluzione
dei tempi dovuta alla prima applicazione
di ciascuno degli adempimenti. Si pensi
che da parte dell’Inpdap viene preteso il
pagamento degli interessi per ritardate liquidazioni
del Tfr relativamente ai periodi
antecedenti al 2002, che è l’anno nel
quale le scuole hanno ricevuto disposizioni
in tal senso dal ministero e dall’Inpdap.
Il malessere della categoria è stato rappresentato
in un documento che i dirigenti
scolastici invieranno al ministro
Fioroni.
Con la protesta, i cui motivi sono stati
sintetizzati nel documento, i capi di istituto
chiedono al responsabile della pubblica
istruzione di farsi garante del rispetto
del ruolo e delle funzioni del dirigente
scolastico, nonché del prestigio dell’istituzione
scuola. Viene anche chiesto
al ministro di agire con tempestività in
quanto il permanere di tale condizione
mortifica quelle forze sane che ancora
garantiscono il funzionamento del servizio
scolastico.
Il grave disagio - dicono i dirigenti - rischia
di innescare meccanismi deleteri
per la pubblica amministrazione. L’assemblea
ha affrontato anche la questione
degli esami di Stato con particolare riguardo
alle recenti novità ed alla certificazione
delle competenze che sarà rilasciata
agli alunni licenziati al termine
della scuola secondaria di primo grado.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)