Esami di Stato: molte cose ancora indeterminate
CGIL
Mentre la data di inizio degli esami di stato si avvicina a passi da gigante sono ancora numerose le questioni che devono essere sciolte
La prima è sicuramente quella relativa ai compensi . La somma di 138 milioni di euro stanziata con la legge 1/ 2007 è inferiore al previsto. Appariva già largamente insufficiente all'inizio e le commissioni reali si sono rivelate alcune centinaia in più di quelle previste. Quindi è a tutt'oggi difficile rispondere alla domanda di quali saranno i compensi per presidenti, commissari esterni e commissari interni. Men che meno sulle questioni quali ad esempio il trattamento degli insegnanti di lingue presenti in commissione solo per una parte degli alunni. Ma i dubbi sono soprattutto sulla certezza dei pagamenti definitivi (solo 4.000 euro a commissione verranno anticipati alle scuole nel “capitolone”) soprattutto se si pensa che vi sono ancora commissari dello scorso anno che non sono stati pagati!
Le stesse nomine delle commissioni (presidenti e commissari esterni) arrivano in ritardo, dovevano uscire una settimana fa, ma, dopo una pubblicazione fulminea che pochi hanno visto, sono state ritirate, probabilmente per errori, e sono uscite di nuovo in data 31 maggio.
A complicare le cose ci si è messa anche la questione dell'insegnamento della religione cattolica. L'inopportuno e incostituzionale provvedimento che prevede di conteggiare IRC e attività alternative nel credito scolastico penalizzando chi non si avvale non frequentando alcunché (soluzione predominante nella secondaria superiore soprattutto tra gli studenti già maggiorenni dell'anno terminale che non si avvalgono) è stato sospeso dal TAR Lazio la scorsa settimana, ma a sua volta la sospensiva è stata sospesa dal Consiglio di Stato all'inizio di questa, quest'ultimo però non si pronuncerà sul merito prima del 12 giugno, cioè a scrutini praticamente già fatti.